Morte Alessio Sanseverino: "La terapia utilizzata è stata controproducente"

Nel gennaio di tre anni fa si registrò il decesso di Alessio Sanseverino presso l’ospedale “Moscati” di Avellino. Oggi ha ripreso il processo per accertare le cause del decesso di Alessio, che era ricoverato per una serie di accertamenti. Per la morte del giovane di Mugnano del Cardinale risultano imputate per omicidio colposo dieci persone tra medici e operatori in servizio.

Nella giornata di oggi, 7 febbraio 2022, presso il Tribunale di Avellino, sono stati ascoltati testimoni che hanno descritto il decesso del 35enne. Tra questi, anche il neurochirurgo nominato dalla Procura per la consulenza medica. Dalle deposizioni emerge un dato evidente: la terapia utilizzata ha avuto un effetto controproducente sullo stato di salute del ragazzo. In pratica, provocando una grave crisi d'astinenza che, successivamente, si è rivelata letale. 

La morte di Alessio Sanseverino 

Alessio Sanseverino è morto l'11 gennaio 2019. In seguito al decesso improvviso del trentacinquenne, i familiari hanno sporto denuncia presso la Questura di Avellino per capire cosa sia accaduto e individuare eventuali responsabilità. Alessio Sanseverino era ricoverato da tre giorni nel reparto di Neurochirurgia del Moscati per sottoporsi ad alcuni accertamenti relativi alla sua patologia. Il trentacinquenne soffriva di tetraparesi spastica in seguito a un gravissimo incidente avvenuto qualche anno fa e che lo aveva costretto sulla sedia a rotelle. Il giorno della tragedia, il suo quadro clinico si presentava fortemente compromesso tanto da indurre i medici a trasferirlo nel reparto di Rianimazione. La situazione si è improvvisamente complicata. I sanitari hanno tentato di tutto per salvargli la vita. Dopo quattro ore il suo cuore ha cessato di battere.