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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Processo ai "Furbetti del Genio Civile", la difesa chiede il rinvio della discussione

Gli avvocati degli imputati puntano a presentare memorie difensive in grado di rispondere alle pesanti accuse di assenteismo dal pubblico impiego

Erano finiti nel mirino in più di 70, alla fine gli impiegati del Genio Civile di Avellino che rischiano il processo sono 51. Le altre posizioni, invece, sono cadute ma per tutti gli altri imputati vengono confermate le accuse di truffa e dichiarazioni false. Nella giornata di oggi, presso l’aula di Corte d'Assise del Tribunale di Avellino, quasi tutti i difensori hanno chiesto il rinvio della discussione per chiedere il deposito di memorie difensive. Adesso, la nuova udienza è attesa l'8 aprile 2022.

L'ennesimo caso di assenteismo nel pubblico impiego

Un altro caso di assenteismo nel pubblico impiego ad Avellino dopo quello altrettanto clamoroso all’Asl.  Il procedimento penale trae origine dagli accertamenti avviati, nell’ottobre del 2017, dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino, i quali hanno proceduto ad appostamenti e pedinamenti nonché, contestualmente, alla video sorveglianza dei soggetti monitorati, grazie ad un nutrito sistema di telecamere, installate all’interno ed all’esterno dell’Ufficio Pubblico coinvolto. Le indagini si sono, poi, articolate attraverso la puntuale analisi della documentazione acquisita presso varie Unità Operative Dirigenziali della Regione Campania e presso l’I.N.P.S. di Avellino, enti che risultano aver erogato le retribuzioni in favore dei 51 accusati di truffa aggravata e uso improprio del badge marcatempo, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di relazioni d’ufficio. Le attività investigative svolte hanno consentito di documentare come i dipendenti pubblici, pur risultando fittiziamente in servizio, anche grazie all’assiduo scambio dei badge elettronici, fossero soliti allontanarsi dal proprio posto di lavoro, senza giustificazioni e senza far rilevare l’assenza mediante l’apposito dispositivo. Solo per il mese di maggio 2018, le ore fraudolentemente attestate - ma in realtà mai rese - risultano circa 1.000, le indebite timbrature sono oltre 400, mentre gli allontanamenti ingiustificati superano i 1.400.

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