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Cronaca Pago del Vallo di Lauro

Legame tra camorra e politica, parla il pentito Acunzo

I rapporti del sindaco sono finiti all'interno dell'inchiesta dell'antimafia

Nella giornata di oggi, nell’Aula del Collegio Penale del Tribunale di Avellino, nel corso del procedimento a carico dell’ex sindaco di Pago del Vallo di Lauro, Giuseppe Corcione, oltre che di tutti gli altri imputati coinvolti nell’inchiesta condotta, tra il 2012 ed il 2015, dagli uomini della DDA di Napoli coordinati dal Sostituto Procuratore Francesco Soviero, è stato ascoltato l'ex affiliato del clan Cava, Aniello Acunzo.  

Acunzo ha indirizzato le sue attenzioni nei confronti dell’imputato Luigi Vitale, accusato di abuso edilizio ed estorsione, e di Giulio Maffettone (ucciso in un agguato di camorra nel marzo 2016 e ritenuto braccio destro del boss Cava).  

Per il procuratore, Francesco Soviero, Maffettone avrebbe pesantemente minacciato, per conto del sindaco Giuseppe Corcione, Orlando Rega. Quest'ultimo aveva denunciato il primo cittadino per presunte minacce finalizzate alla cessione di alcuni terreni di Pago a un prezzo molto più basso rispetto al reale valore.  

Le dichiarazioni di Acunzo non lasciano spazio alle interpretazioni:

“Maffettone aveva un ruolo di spicco all'interno del clan Cava. Anche dopo l'arresto del boss Cava. Vitale, invece, era legato ad Agostino Sangermano”.  

Il legale dei Cava, Raffaele Bizzarro, ha risposto alle affermazioni di Acunzo citando il tentato omicidio di Felice Graziano. L’avvocato ha riferito che, proprio in quell’occasione, Acunzo aveva indicato Biagio Cava come mandante dell’atto delittuoso, aggiungendo di aver preso personalmente parte al tentativo di omicidio affiancato da Durante Siniscalchi. Il tribunale ritenne inattendibili le sue affermazioni, assolvendo il boss Cava, Siniscalchi e anche lo stesso Acunzo. 

Nella giornata di oggi, infine, è stato ascoltato anche l’attuale consigliere di Taurano, Michele Bonfiglio.  

Ecco le sue paurole:

“Nell’aprile del 2013 sono venuto a conoscenza di un taglio illecito di legname che aveva deturpato una strada comunale fra Pago e Taurano. In quell’occasione avvisai il vicesindaco Amoroso e lui mi aveva chiesto un nostro mezzo comunale 4x4 per un eventuale sopralluogo. Non se ne fece nulla”. 

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