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Cronaca

Processo di Appello boss dei Casalesi, La Torre: la Procura chiede la conferma dell'ergastolo

L'uomo è difeso dall'avvocato avellinese Rolando Iorio

Prima udienza tenutasi questa mattina dinanzi alla Terza Sezione Penale della Corte di Assise di Appello di Napoli, presieduta dalla Dott.ssa Del Balzo, a carico del boss dei Casalesi, Augusto La Torre, già condannato in primo grado alla pena dell'ergastolo per la strage di Pescopagano, località di Mondragone nel Casertano, avvenuta in data 24 Aprile 1990 nel Bar "Il Centro", allorquando furono trucidate 5 persone, e ferite altre 8. La strage dovuta ad una attività di spaccio posta in essere contro il volere del Clan dei Casalesi. Dopo 29 anni la condanna all'ergastolo, comminata in data 28 Ottobre 2019 dal Gup del Tribunale di Napoli, Dott. Vincenzo Caputo, per il capozona dei Casalesi, Augusto La Torre, ritenuto il mandante ed anche uno degli esecutori materiali dell'eccidio.

Questa mattina, dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Napoli, il boss del litorale domizio, collegato in video collegamento da un carcere di massima sicurezza del centro Italia, ha ascoltato la lunga requisitoria del Procuratore Generale conclusasi con la richiesta della conferma della condanna all'ergastolo. In aula i due avvocati ai quali Augusto La Torre si è affidato per cercare di ribaltare l'esito del primo grado. L'avvocato avellinese Rolando Iorio, gia noto per essere il difensore tra gli altri di Angelo Izzo e Felice Maniero, e l'avvocatessa romana Silvia Ronchetti, oggi sostituita in aula dalla collega Laura Lopatriello. Il processo è stato rinviato al prossimo 10 Dicembre allorquando toccherà proprio all'avvocato Rolando Iorio cercare di convincere la Corte a riformare la sentenza di primo grado.

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