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Cronaca

Processo "Aste Ok", la mano del clan dietro alla bomba carta esplosa nel 2022 a Montoro?

Quanto è emerso ieri in sede processuale è tutto da accertare e, chiaramente, il fascicolo d'indagine aperto a carico dei tre militari dell'Arma è un atto dovuto; ma questo non è il solo episodio che dovrà essere approfondito

Nella giornata di ieri, vi abbiamo comunicato il clamoroso colpo di scena avvenuto nel corso del processo denominato “Aste Ok”. Nello specifico, tre carabinieri sono stati indagati per “falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d'ufficio e violenza privata”. È quanto emerso nel corso dell'udienza dopo che il Tribunale di Avellino, in composizione collegiale presieduto dal Giudice Roberto Melone ha stabilito che i militari, che hanno condotto le indagini sul sodalizio criminale e su un filone parallelo, e che devono sottoporsi a controesame - dovranno essere ascoltati affiancati da un avvocato di fiducia.

Occorrerà chiarire se un atto è stato soppresso o se la testimonianza è stata estorta

Il 10 marzo verranno ascoltati i primi due carabinieri, un terzo verrà ascoltato successivamente. Il procedimento penale a loro carico è stato aperto dopo che venne ascoltato in aula a settembre 2022 un teste, Ciriaco De Nardo, che riferì di aver dapprima firmato un verbale di sommarie informazioni e di essere stato successivamente richiamato per firmarne un altro ex novo. Il Tribunale in quella sede si chiese dove fosse finito il primo verbale. Al termine dell'escussione di De Nardo e di sua figlia, Caterina De Nardo, furono quindi trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica di Avellino, con il sospetto che un atto fosse stato soppresso e che la testimonianza della donna fosse stata estorta. Un terzo militare è stato invece iscritto nel registro degli indagati in quanto in una relazione del febbraio 2021 a sua firma avrebbe sostenuto che una video registrazione prodotta da un imputato, l’imprenditore Gianluca Formisano, difeso di fiducia dall’avvocato Taormina, fosse stata falsificata. Con quella registrazione Formisano voleva dimostrare di essere vittima di un tentativo di estorsione da parte di un uomo vicino al clan Partenio. Circostanza che ad avviso dell'imputato avrebbe determinato il rigetto di un'istanza di revoca della misura a cui è sottoposto da parte dell'autorità giudiziaria, che ha avuto notevoli ripercussioni sulla vita personale, familiare e lavorativa e avrebbe comportato, di fatto, l'annientamento di un'importante attività imprenditoriale di livello nazionale nei settori dell'edilizia e delle attività di sostegno e integrazione degli immigrati di cui Formisano si è sempre occupato con riconoscimenti materiali e morali, in quanto legittimato da provvedimenti autorizzati dal Ministero dell'Interno con riferimento all'intero territorio italiano.  

L'attentato subito nel marzo del 2022 

Quanto è emerso ieri in sede processuale è tutto da accertare e, chiaramente, il fascicolo d'indagine aperto a carico dei tre militari dell'Arma è un atto dovuto; ma questo non è il solo episodio che dovrà essere approfondito. Ciriaco De Nardo, infatti, fu vittima di un attentato nel marzo del 2022, quando esplose una bomba carta davanti alla sua abitazione. Quello fu l’ennesimo atto intimidatorio nella zona della Valle dell’Irno, dove - in quel periodo – si moltiplicarono i raid incendiari tra Montoro e Solofra. La sera del 6 marzo, verso le 2, ignoti fecero deflagrare una bomba carta in via Guglielmo Marconi. L’esplosione causata dall’ordigno rudimentale danneggiò un muretto di cemento e un’autovettura parcheggiata lì vicino, oltre a mandare in frantumi alcuni vetri. Un episodio gravissimo che, chiaramente, era indirizzato a intimidire le vittime. Successivamente, i due furono ascoltati dalle forze dell’ordine e – qualsiasi cosa fu detta in quella sede – poteva aver subito anche l’influenza dell’attentato subito pochi mesi prima. Troppi dubbi aleggiano intorno a questa vicenda. Adesso, starà agli inquirenti approfondire anche quell’episodio e aprire uno spiraglio tra le nuvole scure che avvolgono questo mistero.

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