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Cronaca

Processo "Aias-Noi con Loro", parlano i Nas: "Riscontrammo gravi carenze sanitarie e strutturali"

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata

Nella mattinata di oggi si è svolta una nuova udienza nel processo a carico di "Aias–Noi con Loro"

Nella giornata odierna veniva escusso il Luogotenente dei Carabinieri dei NAS, che si è occupato di redigere la relazione sulle carenze strutturali e sanitarie riscontrate presso la sede AIAS di Calitri nel 2018: “Ispezionai la struttura insieme a un collega, rilevando carenze dal punto di vista sanitario e strutturale. Noi sapevamo che si occupava di assistenza sanitaria e abbiamo documentato tutte le mancanze della struttura. Mancavano gli spogliatoi, mancavano le illuminazioni di emergenza e non c'era neanche il sistema acustico. Erano presenti muffe e la pavimentazione in discesa era sconnessa. Facemmo una accurata relazione fotografica di queste criticità”.

Il secondo testimone ascoltato è un altro carabiniere dei NAS che, sempre nel 2018, effettuò un’ispezione presso la struttura di Avellino: “La struttura era su due livelli. All’interno trovammo carenze gravi, che hanno richiesto anche l’intervento dell’ASL. Il primo piano era completamente abbandonato. Non si poteva neanche accedere a questi locali. Il piano terra, invece, rendeva difficili i movimenti, soprattutto per persone portatrici di handicap. Mancavano le basilari misure di sicurezza per gli ospiti e anche per il personale”.

La prossima udienza, adesso, è attesa per il 29 novembre 2022. 

Le accuse sono di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata. Le onlus sono finite nel mirino della Procura di Avellino perchè avrebbero messo in piedi un sistema per distrarre fondi pubblici destinati ai disabili, e in particolare all'assistenza sanitaria. In particolare, l'attenzione degli investigatori si è concentrata su un bando di 199mila euro per la digitalizzazione e messa in rete delle biblioteche dell’onlus Noi con Loro. Una somma che sarebbe stata ottenuta illecitamente. L’inchiesta, nello specifico, ha visto il coinvolgimento anche di Anna Maria Scarinzi e di Simona e Floriana De Mita, rispettivamente moglie e figlie dell'ex premier Ciriaco De Mita, per aver svolto consulenze informatiche specialistiche senza averne titoli e requisiti. Il compenso per il servizio, in favore di Ausonia It S & R Srl Servizi, società di Scarinzi e delle De Mita, è stato di 10mila e 620 euro. 

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