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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Processo "Aias-Noi con Loro": c'erano condizioni igienico-sanitarie fatiscenti

Nuove testimonianze in aula. Nello specifico, venivano chiarite le motivazioni che portarono il Consiglio Nazionale di AIAS a commissariare la sezione irpina

Nella mattinata di oggi si è svolta una nuova udienza nel processo a carico di "Aias–Noi con Loro". Nuove testimonianze in aula. La prima escussione del giorno affermava di aver conosciuto AIAS a seguito del conferimento dell’incarico d'ispettore. Il teste, ancora, ha specificato – ad oggi – di rivestire il ruolo di consigliere nazionale di AIAS. Il teste s’insediò nel 2017 come ispettore della sezione di Avellino a seguito dei fatti di cronaca ben nota. In aula venivano sottolineate le differenze tra il ruolo di “ispettore” e “commissario”. Nella fattispecie, un ispettore redige un fascicolo in cui vengono riportate tutte le criticità rilevate. Sulla base di queste criticità si può decidere se commissariare le sezioni. Per la sezione di Avellino, nello specifico, il Consiglio Nazionale decise per il commissariamento. Nella fattispecie, furono trovate condizioni igienico-sanitarie fatiscenti. La manutenzione ordinaria e straordinaria era carente. Il bagno per disabili era malfunzionante, il campanello d’allarme obbligatorio non funzionava. Disordine ovunque. I locali erano distribuiti in maniera confusionaria e, addirittura, in alcuni ambienti entrava la pioggia. Altre criticità minori furono trovate anche nelle sezioni di Nusco e Calitri. I commissari si adoperarono per sistemare le criticità più evidenti, mantenendo il diritto alla cura e all’assistenza. La relazione fornita al Consiglio Nazionale rese praticamente conseguenziale il passaggio dalla gestione ordinaria al commissariamento.

La prossima udienza, adesso, è attesa per il 28 febbraio; in quell'occasione saranno ascoltati quattro testimoni voluti dal Pubblico Ministero. 

Le accuse sono di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di peculato, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata. Le onlus sono finite nel mirino della Procura di Avellino perchè avrebbero messo in piedi un sistema per distrarre fondi pubblici destinati ai disabili, e in particolare all'assistenza sanitaria. In particolare, l'attenzione degli investigatori si è concentrata su un bando di 199mila euro per la digitalizzazione e messa in rete delle biblioteche dell’onlus Noi con Loro. Una somma che sarebbe stata ottenuta illecitamente. L’inchiesta, nello specifico, ha visto il coinvolgimento anche di Anna Maria Scarinzi e di Simona e Floriana De Mita, rispettivamente moglie e figlie dell'ex premier Ciriaco De Mita, per aver svolto consulenze informatiche specialistiche senza averne titoli e requisiti. Il compenso per il servizio, in favore di Ausonia It S & R Srl Servizi, società di Scarinzi e delle De Mita, è stato di 10mila e 620 euro. 

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