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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza immigrati a Sant’Angelo a Scala, la nota di Primavera Irpinia

Morano al fianco del vicesindaco Ciriello per una migliore gestione dei flussi

Stando ai dati diffusi dalla Prefettura, in Provincia di Avellino si contano 1286 migranti alloggiati in 40 strutture distribuite in 23 comuni. Dai controlli effettuati dalla stessa Prefettura, dal 2014 al 2016, emerge un quadro disastroso. Su 137 controlli presso le strutture di accoglienza, 64 sono state le contestazioni di cui 20 con applicazione della penale e recupero sulle somme dovute; 10 con risoluzioni contrattuali e chiusura delle strutture e 6 con cambi di gestore. I punti di criticità crescono quando l’accoglienza non viene curata in prima persona dagli Enti Pubblici e ci si affida a società e cooperative poco trasparenti per la formazione e assunzione del personale sanitario e per l'individuazione di strutture ricettive e alberghiere.

Ad oggi, i numeri dell’ondata migratoria sono in continuo aumento e nella nostra provincia si è in presenza di un vuoto istituzionale e buio organizzativo che di fatto esautorano gli Enti Locali e troppo spesso si risolvono nell’affidamento della gestione ai privati, spesso sprovvisti dei requisiti organizzativi minimi.

Un caso esemplare è rappresentato da Sant’Angelo a Scala, un paesino di appena 702 anime che è prossimo a ritrovarsi ad ospitare 32 immigrati. I profughi saranno sistemati in uno stabile privato di quattro piani, senza il consenso dell’Amministrazione Comunale. Da qui il sostegno di Primavera Irpinia al vicesindaco Paolo Ciriello, da mesi portavoce del dissenso riscontrato all’interno della piccola comunità. Il problema, come ha già più volte spiegato Ciriello, non è dato dall’arrivo di immigrati nel paese che anzi sarebbe pronto ad accoglierli e integrarli nel migliore dei modi, ma sono le proporzioni di un afflusso così invasivo a spaventare. In caso di arrivo di oltre 30 profughi il comune di Sant’Angelo a Scala si troverebbe ad accogliere così tanti immigrati che la proporzione sarebbe di 1 migrante per ogni 44 residenti.

Da qui l’appello di Sabino Morano ai Parlamentari irpini.

«L’ondata migratoria in Provincia –chiosa Sabino Morano, presidente di Primavera Irpinia- è destinata a crescere e non può essere più gestita senza il consenso dei Comuni. L’accoglienza è un dovere e se organizzata bene può anche generare economia ma serve una inversione di tendenza ed esempi di buona gestione dei flussi migratori. Al vicesindaco Ciriello la nostra solidarietà e il nostro sostegno per una tempestiva risoluzione del problema».  

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