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Cronaca Atripalda

L'arte presepiale napoletana ha le mani di un irpino: i pastori di Andrea Montuori incantano al Quirinale

Fino al 5 gennaio 2018 il Palazzo del Quirinale ospita, nella Palazzina Gregoriana, la mostra “Il Presepe Napoletano. Tra storia, cultura, religiosità e tradizione”

Le sculture presepiali di un irpino fanno bella mostra al Quirinale. Andrea Montuori di Atripalda è tra gli artisti scelti dall'Associazione Presepistica Napoletana, ente culturale no profit nato nel 2002 che nel corso degli anni si è distinto per la qualità artistica e la ricerca storica, promuovendo l’arte presepiale. Fino al 5 gennaio 2018 il Palazzo del Quirinale ospita, nella Palazzina Gregoriana, la mostra “Il Presepe Napoletano. Tra storia, cultura, religiosità e tradizione”.

Il presepe cortese, nato in ambiente laico agli inizi del XVIII secolo, fu espressione esclusiva di un’aristocrazia colta e potente. Il sacro evento della nascita di Cristo, che era uscito dalle Chiese dove era stato oggetto di devozione religiosa, per entrare nelle case dell'aristocrazia e divenire oggetto di un culto più frivolo e mondano, vive alla metà del 1700 il periodo di massimo splendore. I grandi allestimenti presepiali descritti nelle cronache del tempo si basavano su un impianto compositivo che, dalla scena principale della nascita di Cristo, si sviluppava poi in paesaggi d'ogni genere che si alternavano a scene di vita quotidiana. Il fine era di stupire l'osservatore esaltando la finezza di dettaglio mediante la riproduzione di eventi, mode e tendenze del Regno di Napoli.

Sotto quest'aspetto il presepe napoletano del '700 ha un’importanza rilevante per il carattere archivistico che assume. Un “archivio tridimensionale”, che riproduce personaggi e avvenimenti culturali e mondani legati alla tradizione: il tutto, unito dal profondo sentimento religioso del popolo napoletano.

Andrea Montuori ha avuto l’occasione, durante un servizio mandato in onda da Porta a Porta su RaiUno di spiegare il suo lavoro: “Ho rappresentato uno spaccato di Napoli con i quattro pescatori di Posillipo che hanno la caratteristica di trasportare la Madonna di Piedigrotta a spalla” annuncia alla giornalista. “Faccio una scelta maniacale dei tessuti e li metto a confronto con quelli del Settecento in modo da essere quanto più fedele” aggiunge. Non è lavoro semplice quello di artigiano del presepe. Oltre ad uno studio approfondito ci vuole anche tanta manualità. “Per vedere un pastore completato ci vuole un mese di lavoro. Mi immedesimo e quando la mia opera è completa mi sento meglio”.

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