Peculato e truffa, il noto commercialista Attilio Adinolfi condannato a sei anni

Nella mattinata di oggi, con rito abbreviato, veniva condannato a sei anni di reclusione Attilio Adinolfi. Il noto commercialista avellinese era accusato dei reati di peculato, truffa e falso in atto pubblico. Cadono, invece, le accuse per alcuni reati di truffa, per i quali viene dichiarata la non procedibilità. Assolto, invece, per alcuni episodi di falso. Il commercialista è stato condannato anche al risarcimento del danno, nonché all'interdizione dai pubblici uffici.

Assolti con formula piena perché il fatto non sussiste - nonostante la richiesta di condanna a un anno del pubblico ministero Vincenzo Russo - i due dipendenti del comune di Mercogliano accusati di concorso.

Peculato e truffa, queste le gravi accuse per il professionista avellinese

Nel febbraio 2019 sono scattati gli arresti domiciliari per il commercialista Attilio Adinolfi, una misura cautelare applicata dalla guardia di finanza, agli ordini del comandante provinciale Gennaro Ottaiano, su richiesta della procura di Avellino, che dispose anche il sequestro di 113mila euro. Peculato e truffa, queste le gravi accuse per il professionista avellinese. Gli investigatori affermarono che Adinolfi, nel suo ruolo di curatore fallimentare, falsificava le firme del magistrato per autorizzarsi prelievi dai conti corrente delle società che era stato chiamato a curare.

Nel 2019 il primo accertamento delle fiamme gialle misero in evidenza che il commercialista era riuscito ad intascarsi, tramite due operazioni distinte, circa 24mila euro. Il proseguo delle indagini rilevò che la pratica era stata ripetuta da Adinolfi nel tempo più volte, oltre una decina di operazioni simili, tutte di modeste quantità di denaro per non dare troppo nell’occhio, ma che in due anni gli hanno permesso di prelevare oltre 100mila euro.