Parco del Partenio: nessuna esca avvelenata rilevata durante l'operazione dell'unità cinofila
Tuttavia l’Ente Parco continuerà a monitorare attentamente la situazione e a collaborare con le autorità competenti per garantire la sicurezza di tutti
In risposta alle crescenti preoccupazioni, relative a segnalazioni riguardanti la possibile presenza di esche avvelenate nel territorio del Partenio, desidero condividere i risultati di un'operazione recentemente condotta dal Nucleo Carabinieri Forestale di Summonte unitamente a due unità cinofile del Reparto Carabinieri Biodiversità Parco Nazionale Cilento da me prontamente allertati. Durante l'operazione, le unità cinofile hanno tempestivamente condotto una ricerca approfondita su diverse aree del territorio, con l'obiettivo di individuare e segnalare la presenza di esche avvelenate, che rappresentano una minaccia grave per la sicurezza dei cittadini e della fauna del Parco.
Sono lieto di annunciare che, in seguito all'operazione condotta, non è stata trovata alcuna esca avvelenata. Questo risultato è estremamente incoraggiante e riflette il nostro impegno costante nel proteggere la sicurezza e il benessere della nostra comunità e della biodiversità dell’area protetta. Tuttavia l’Ente Parco continuerà a monitorare attentamente la situazione e a collaborare con le autorità competenti per garantire la sicurezza di tutti. Ci tengo a ringraziare i Carabinieri Forestali e le unità cinofile che hanno lavorato instancabilmente per portare a termine questa operazione con successo.
L'allarme è scattato l'8 settembre, quando un tragico evento ha scosso la zona del Parco del Partenio in Irpinia, dove sono stati ritrovati bocconi avvelenati che hanno causato la morte di cani e lupi. La zona interessata si estende dalla località di Campo Maggiore fino a Pietrastornina.