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Cronaca

Quasi tre milioni di over 60 non hanno ancora fatto la prima dose di vaccino anti-Covid

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca si era detto preoccupato per il basso numero di adesioni

Ci sono ancora 2 milioni e 700 mila italiani over 60 che non hanno fatto neanche la prima dose di vaccino e, dunque, non hanno alcuna copertura contro il Covid. Il dato è riportato nell'ultimo report settimanale del governo dal quale emerge che negli ultimi sette giorni è stata somministrata la prima dose in questa fascia d'età a sole 140 mila persone. In base ai numeri del governo, inoltre, solo una minima percentuale dei 140 mila ha ricevuto Astrazeneca o Johnson&Johnson, i due vaccini raccomandati per questa fascia d'età: sono state somministrate poco più di 8.800 prime dosi Astrazeneca e circa 13.500 del monodose J&J. Di Pfizer e Moderna sono invece state somministrate rispettivamente 103.522 e 14.370 prime dosi.

Ritardi nella consegna dei vaccini, De Luca: "Il Governo e il Commissariato sono irresponsabili"

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca si era detto preoccupato per il basso numero di adesioni che si stanno verificando sopratutto nell'area di Napoli città dove si sarebbe prenotato solo il 62% dei residenti.

"Avremo una riduzione pesantissima, a partire da luglio, della dose di vaccini consegnate" esordisce il Governatore. "Il Governo centrale e il Commissario continuano a sottovalutare la situazione. Verranno a mancare migliaia di vaccini. Questa è la realtà vera, che ha determinato un rilassamento da parte di milioni di cittadini italiani, cosa assolutamente sbagliate. Ormai, non trovo più le parole per denunciare questa scorrettezza. A oggi, la Regione Lazio, che ha gli stessi abitanti della Campania, riceve 240.000 vaccini in più rispetto alla nostra regione. Ormai mi sono stancato di dire le stesse cose. Sono degli irresponsabili".

A questa vergogna nazionale, continua De Luca: "Si aggiunge un altro problema che riguarda Napoli. Di questi passi, andremo in lockdown nel giro di un paio di mesi. Ieri, su un numero di cittadini che si è prenotato per la vaccinazione, si è presentato un numero limitatissimo di cittadini. All'Asl Napoli, nella giornata di ieri, su 939.000 cittadini prenotati, si sono registrate 317.000 non adesioni. Questo non è tollerabile, così andremo in lockdown. Il pericolo non è dietro alle nostre spalle, ma davanti a noi, alla nostra vita e a quella dei nostri figli".

Il basso numero delle persone immunizzate dal Covid-19 potrebbe rappresentare un problema in caso di una recrudescenza della pandemia a causa della diffusione della contagiosa variante Delta: nel Regno Unito oggi si registra il record di nuovi casi dal 5 febbraio scorso con 18.270 nuovi contagi. Solo l'alto numero dei vaccinati continua a mantenere i numeri dei casi gravi e dei decessi contenuti: quasi l'84% della popolazione inglese ha ricevuto la prima dose, oltre il 61% il richiamo.

Oggi l'immunologa Antonella Viola, professoressa di Patologia Generale e direttore scientifico dell'Istituto di Ricerca Pediatrica a Padova lancia un forte appello a fare il richiamo del vaccino prima di partire per le vacanze (e aspettare 10 giorni dalla seconda dose).

"Quando il Regno Unito ha deciso di estendere l'intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a mRNA ho dichiarato la mia preoccupazione, spiegando che generare immunita' parziale nella popolazione durante una pandemia favorisce la circolazione di varianti resistenti agli anticorpi - spiega la Viola -. È questo quello che sta accadendo con la variante Delta. Il virus è non solo più  trasmissibile ma anche meno sensibile agli anticorpi".


  • Vaccinati: 17.284.028 persone pari al 32% della popolazione con più di 12 anni, 48.933.081 le dosi somministrate ovvero l'89.5% delle 37.359.811 dosi consegnate da Pfizer, delle 5.015.142 consegnate da Moderna e dei 10.352.894 vaccini AstraZeneca 1.885.606 le monodosi Janssen prodotti da Johnson & Johnson. Sul sito del Governo il report aggiornato dei vaccini. Ieri somministrate 585mila dosi di cui 323mila prime dosi
  • Chi è stato vaccinato. La campagna vaccinale ha coinvolto ad oggi 26 giugno 2021: l'85% degli over 80, il 51% dei settantenni, e il 44% dei sessantenni, il 33% dei cinquantenni, il 19% dei quarantenni, il 15% dei trentenni e il 13% dei ventenni e l'2% degli adolescenti completamente vaccinati con una doppia dose o con una dose unica di JJ.

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Troppe persone rimaste indietro anche in Irpinia: "E' una vergogna, siamo registrati da mesi!"

Ormai, quello che si verifica quotidianamente davanti alla sede dell’Asl di Avellino, potremmo definirlo quasi un presidio permanente. Le rassicurazioni non bastano. La gente è esasperata - furiosa - la pazienza per quanto concerne i ritardi nelle vaccinazioni è finita e la gente è sul piede di guerra. I ritardi e la disorganizzazione della campagna non riguardano solo le persone tra i 60 e i 69 anni ma, praticamente, tutte le categorie.

Proteste davanti all'Asl di Avellino

Troppe persone hanno ricevuto soltanto una dose e, incredibilmente, molte non hanno ricevuto neanche la prima. La causa scatenante di questo disservizio è da ricercare nel meccanismo farraginoso della pre-adesione, che non consente di capire né i criteri né quando queste persone verranno vaccinate. Un andamento inaccettabile per la quale viene chiesto un recupero sin da subito con date e impegni certi.

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