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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Operazione "Partenio 2.0", richiesta la scarcerazione dei 23 arrestati

L'operazione che ha smantellato il Nuovo Clan Partenio

Gli avvocati dei 23 arrestati nell'operazione "Partenio 2.0" hanno presentato ricorso al tribunale del Riesame contro le misure cautelari disposte dalla DDA e accolte dal gip del tribunale di Napoli. I giudici avranno 10 giorni di tempo per pronunciarsi. 

Anche i fratelli Gualdieri, Pasquale e Nicola

L'avvocato Gaetano Aufiero, legale di 9 degli arrestati, tra cui i fratelli Gualdieri, Pasquale e Nicola, ha presentato nella mattinata di oggi il suo ricorso. I principali indagati, dinanzi al Gip, si sono professati innocenti, nonostante le pesantissime accuse di associazione mafiosa. L'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia ha portato alla luce che, il Nuovo Clan Partenio, puntava ad estendere il proprio dominio anche in alta Irpinia. Questo è quanto emerso dalle circa 900 pagine di ordinanza del Gip Finamore. Il clan si occupava principalmente di usura ed estorsione.

Gravissimi gli episodi contestati

Gli inquirenti, nello specifico, contestavano 14 episodi di usura e 7 di estorsione. Sono molteplici gli episodi di gravissima entità. Uno dei quali avvenuto nel 2015, quando un'impresa impegnata in lavori di riqualificazione ambientale del fiume Calore, a Cassano, veniva invitata a versare una somma pari al 3%, circa €2000.

Attenzionati anche piccoli appalti 

Medesimo episodio avveniva nei confronti della ditta che si era accaparrata i lavori di riqualificazione del nuovo depuratore di Montella; dove avvennero numerose intimidazioni. Ed è proprio questo interesse del clan rivolto all'Alta Irpinia che fa pensare. Venivano attenzionati, infatti, piccoli appalti che, probabilmente, mai avrebbero potuto destare l'interesse delle vecchie famiglie camorristiche. 

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