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Cronaca

Omicidio Zeppetelli, fissata la data dell'udienza preliminare per i due imputati

I familiari si costituiranno parte civile in sede di udienza preliminare

Omicidio Zeppetelli, fissata l’udienza preliminare il 14 febbraio 2023 presso il tribunale di Avellino per i due imputati  Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello accusati dell’efferato omicidio avvenuto il 19 febbraio 2022 alla Piazza Ioffredo a Cervinara. I due  imputati dovranno presentarsi davanti al gup Fabrizio Ciccone  per l’accusa  di omicidio aggravato. Toccherà, infatti alla procura avellinese a dover esercitare l’azione penale e chiedere il processo per Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello, difesi dagli avvocati Giulia Cavaiuolo e Luigi Petrillo, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari, accusati dell’omicidio volontario di Nicola Zeppetelli, commesso il 19 febbraio 2022 a Cervinara. Zeppetelli  fu ucciso con 5 colpi di pistola nel parcheggio di Piazza Ioffredo, poco distante dalla sua auto e dal circolo che gestiva da qualche anno nella frazione di Cervinara travolta dalla frana del 1999. La vittima sposato e padre di una bambina piccola,  rimase agonizzante nell’area e - nonostante i tentativi disperati di rianimarlo da parte del personale del 118 - morì. Ora si attende il processo che avverrà nel  tribunale del capoluogo irpino. I familiari assisiti dagli avvocati Vittorio  Fucci e  Marianna Taddeo, già costituiti come persone offese, si costituiranno parte civile in sede di udienza preliminare.

L'omicidio è avvenuto nel febbraio scorso

Giuseppe Moscatiello e Alessio Maglione sono accusati di aver assassinato Nicola Zeppetelli davanti al suo circolo a Cervinara il 19 febbraio 2022. Nel corso dell'interrogatorio dello scorso 22 febbraio, Giuseppe Moscatiello ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti precisando di aver dato solo un passaggio al suo amico Maglione inconsapevole che, quest'ultimo, fosse armato. In quell'occasione, il legale di Moscatiello, l'avv. Petrillo ha sollevato contestazioni, tra cui l'aggravante mafiosa del fatto di sangue. Anche Maglione ha risposto a tutte le domande del Gip negando di aver agito con premeditazione e modalità mafiosa. Il 30enne, di fatto, ha ammesso di aver sparato ma che il suo intento non fosse quello di uccidere Zeppetelli.

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