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Cronaca

Omicidio Via Iannaccone, acquisite le dichiarazioni di parenti e vicini in fase di indagine preliminare

A destare maggior interesse le dichiarazioni della nipote di Gerardo Limongiello riguardanti un possibile stato depressivo dell'uomo

Omicidio di Via Iannaccone. Nessuna attività istruttoria in merito al delitto compiutosi lo scorso 5 maggio, ma sono state acquisite le dichiarazioni in fase di indagine preliminare dei cinque testi citati dal pm Russo.

Limongiello avrebbe sofferto di depressione, prossima udienza il 23 febbraio

A destare maggior interesse le dichiarazioni della nipote di Gerardo Limongiello, l'85enne avellinese responsabile di aver ucciso, la mattina del 5 maggio 2021, sua moglie Antonietta Ficuciello, di anni 83. Secondo la testimonianza raccolta, l'uomo avrebbe sofferto di disturbi depressivi, motivo che potrebbe aver indotto l'uomo a compiere il gesto estremo nei confronti della consorte. La donna ha, tuttavia, aggiunto che la sua necessità di porsi al centro dell'attenzione potrebbe aver prevalso sulla sua condizione psicofisica.

Ad ogni modo, la ricostruzione delle varie testimonianze di amici e parenti, contenute nei testi sopracitati, restituirebbero una situazione interpersonale precaria già nei giorni antecedenti all'omicidio, con la coppia di coniugi che avrebbe, a più riprese, avuto delle discussioni, culminate poi nel tremendo delitto.

L'imputato è difeso dall'avv. Mario Di Salvia, il quale ha eccepito una nullità sull’accertamento tecnico della Procura, in particolare su un’omessa notifica. Sul punto la Procura si è riservata di verificare e scioglierà la riserva alla prossima udienza, che si terrà il 23 febbraio 2022.

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