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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Tornatore, un pentito "scagiona" Vietri: "È stato un altro"

È emerso un nuovo e importantissimo sviluppo nella vicenda concernente l’omicidio di Michele Tornatore, il cui corpo carbonizzato fu rinvenuto il 7 aprile 2017

È emerso un nuovo e importantissimo sviluppo nella vicenda concernente l’omicidio di Michele Tornatore, il cui corpo carbonizzato fu rinvenuto il 7 aprile 2017 nei pressi di una discarica in località Serre, al confine tra i comuni di Contrada e Montoro. Stando a quanto si apprende, il pentito D.B. mediante dichiarazioni rilasciate alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, scagionava, di fatto, Francesco Vietri dall’accusa di omicidio. Le dichiarazioni raccolte dai Pm della Dda di Salerno, adesso, impongono una nuova istruttoria dibattimentale per il processo di secondo grado per gli imputati Francesco Vietri e Pasquale Rainone.

Venerdì 11 settembre, dinanzi alla V sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli, è stata celebrata la prima udienza del processo di secondo grado per i due imputati dell’omicidio, dopo che è stata impugnata la sentenza emessa, in primo grado, dalla Corte di Assise del tribunale di Avellino. Ricordiamo che le indagini condussero alla conclusione che, il movente dell’omicidio, era da ricercare nei debiti contratti dalla vittima.

Le condanne dei due imputati

Francesco Vietri, 56enne di Montoro, e Pasquale Rainone, 31enne di Fisciano, sono stati condannati in primo grado per l'omicidio di Michele Tornatore. I giudici accolserole richieste del Pm Simona Rossi: ergastolo con isolamento diurno per due mesi per Vietri e sei anni per Rainone.

Il delitto in odore di camorra

Tornatore, in semilibertà, aveva lasciato la Casa Circondariale di Bellizzi il 4 aprile del 2016 per non farvi mai più ritorno. L’uomo aveva noleggiato un’auto che disponeva anche di un gps, l’aveva parcheggiata nell’area di sosta di un deposito di Montoro e qui, stando a quanto affermano gli inquirenti, sarebbe stato colpito da tre colpi d’arma da fuoco e poi trasportato nella discarica dove la vettura è stata data alle fiamme. 

 

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