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Cronaca

Arrestato l'uomo che diede fuoco al cadavere di Tornatore

Si tratta di un pregiudicato di Fisciano

Finalmente il delitto di Michele Tornatore è a una svolta. Il cadavere carbonizzato dell’uomo è stato trovato il 7 aprile scorso in una località montana tra Contrada e Montoro.

E’ stato emesso, infatti, il provvedimento della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli per i reati di concorso in danneggiamento aggravato e distruzione di cadavere, aggravati dall’aver commesso il fatto al fine di favorire i clan. Il Comandante provinciale dei carabinieri, Massimo Cagnazzo, ha dichiarato quanto segue nel corso della conferenza stampa organizzata dall’Arma per descrivere i dettagli dell’arresto:

“E’ stato individuato il coautore del delitto. Stiamo parlando di un pregiudicato che ha caricato il corpo di Tornatore in macchina, lo ha trasportato fino alla discarica e ha dato fuoco all’auto bruciando il corpo. Si tratta di un arresto importante di un compartecipe del clan genovese e delle sue diramazioni per il controllo del territorio. Il nucleo investigativo ha arricchito i suoi successi investigativi anche grazie al lavoro della Procura distrettuale antimafia di Napoli che non finirò mai di ringraziare”.

Il pregiudicato finito in manette è un trentenne di Fisciano. A suo carico spiccavano piccoli reati contro il patrimonio. Quest’ultimo aveva contatti con uno degli arrestati del clan Genovese. Gli inquirenti trovarono il corpo carbonizzato di Michele Tornatore in località Serre grazie alle indicazioni di alcuni dipendenti del comune di Contrada, intenti ad effettuare dei lavori in zona.

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