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Cronaca

Omicidio Gioia, Limata tenta di togliersi la vita in carcere

Solo grazie al tempestivo intervento del personale della Polizia Pentenziaria si è potuto evitare il peggio

Giovanni Limata, 23 anni, imputato con la fidanzata, Elena Gioia, anche lei detenuta nello stesso Istituto, dell'efferato omicidio del suocero Aldo Gioia, il 53enne ucciso con 14 coltellate lo scorso aprile 2021 nell'appartamento al Corso Vittorio Emanuele, nel centro di Avellino, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi gola e polsi con il coperchio di una scatoletta di tonno. Solo grazie al tempestivo intervento del personale della Polizia Pentenziaria si è potuto evitare il peggio. È accaduto nel carcere di Bellizzi Irpino, ad Avellino.

Le condizioni del giovane di Cervinara

Stando a quanto si apprende, le condizioni del giovane di Cervinara desterebbero grande preoccupazione. Il ragazzo si trova ricoverato all’ospedale Moscati di Avellino e, giovedì prossimo, è fissata una nuova udienza al tribunale di Avellino. Tutto lascia intendere che Giovanni Limata non potrà essere presente. L’avvocato Fabio Russo, difensore dell'imputato, aveva già chiesto al giudice una consulenza tecnica al fine di permettere l'acquisizione d'importanti informazioni sullo stato di salute del suo assistito.

Fattorello: "Registriamo eventi critici tutti i giorni" 

“Ormai non passa giorno che dobbiamo registrare eventi critici nel Penitenziario di Bellizzi Irpino. Il plauso del SAPPE campania va ai colleghi in servizio ad Avellino che sempre tra mille difficoltà riescono a garantire il loro mandato Istituzionale” così in una nota il segretario del Sappe Emilio Fattorello.

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