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Cronaca

Omicidio Gioia, controlli su tre cellulari sequestrati

Al dottor Fiorentino è stato affidato il compito di svolgere gli accertamenti

Proseguono le indagini della Procura di Avellino sul caso dell’omicidio di Aldo Gioia, il 53enne accoltellato nella sua abitazione di Corso Vittorio Emanuele ad Avellino. Il pm Vincenzo Russo, incaricato di indagare sul delitto, ha affidato al dottor Fiorentino il compito di svolgere accertamenti sui tre telefoni cellulari sequestrati ai due indiziati Elena e Giovanni, attualmente detenuti nel carcere di Bellizzi Irpino. Nel frattempo, anche l’avvocato difensore di Giovanna Limata ha nominato come consulente il dottor Cianniello. 

L'omicidio di Aldo Gioia ad Avellino

Il pm Vincenzo Russo coordina l'indagine sull'omicidio che vede accusati la figlia della vittima, Elena Gioia, e il fidanzato Giovanni Limata, che avrebbe materialmente commesso l'omicidio la sera del 23 aprile 2021. Le urla di Gioia, colpito mentre dormiva, avevano richiamato l'attenzione della moglie e dell'altra figlia e l'aggressore era scappato. Poco dopo era rincasata Elena, che aveva chiamato i soccorsi: alle forze dell'ordine aveva parlato di un'irruzione da parte di ladri. In realtà a colpire a morte Aldo è stato Giovanni Limata, fidanzato della ragazza: il giovane, rintracciato dagli agenti della Squadra mobile a Cervinara, dove abitano il padre e il fratello, ha confessato l'omicidio. Anche la 18enne Elena Gioia, quella sera stessa, ha confessato agli inquirenti di aver pianificato con il fidanzato la morte del padre ma anche della sorella maggiore e della madre. E' stata proprio Elena, infatti, a farlo entrare in casa uscendo col pretesto di andare a gettare la spazzatura e lasciando la porta aperta. 

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