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Cronaca

Omicidio Gioia, i genitori di Limata preoccupati per il suo stato di salute

Gli avvocati difensori del 23enne hanno chiesto informazioni sulle condizioni del giovane detenuto nel carcere di Bellizzi Irpino

Sono preoccupati i genitori e gli avvocati difensori di Giovanni Limata, il 23enne indagato per l'omicidio di Aldo Gioia, 53enne accoltellato nella sua abitazione di Corso Vittorio Emanuele ad Avellino. 

Durante le visite in carcere, i genitori hanno notato un evidente stato di dimagrimento del figlio che li fa vivere in apprensione. Di conseguenza, gli avvocati hanno chiesto maggiori informazioni sulle condizioni di salute del giovane, detenuto nel carcere di Bellizzi Irpino, e pensano alla possibilità di una visita da parte di uno specialista. 

L'omicidio di Aldo Gioia ad Avellino

Il pm Vincenzo Russo coordina l'indagine sull'omicidio che vede accusati la figlia della vittima, Elena Gioia, e il fidanzato Giovanni Limata, che avrebbe materialmente commesso l'omicidio la sera del 23 aprile 2021. Le urla di Gioia, colpito mentre dormiva, avevano richiamato l'attenzione della moglie e dell'altra figlia e l'aggressore era scappato. Poco dopo era rincasata Elena, che aveva chiamato i soccorsi: alle forze dell'ordine aveva parlato di un'irruzione da parte di ladri. In realtà a colpire a morte Aldo è stato Giovanni Limata, fidanzato della ragazza: il giovane, rintracciato dagli agenti della Squadra mobile a Cervinara, dove abitano il padre e il fratello, ha confessato l'omicidio. Anche la 18enne Elena Gioia, quella sera stessa, ha confessato agli inquirenti di aver pianificato con il fidanzato la morte del padre ma anche della sorella maggiore e della madre. E' stata proprio Elena, infatti, a farlo entrare in casa uscendo col pretesto di andare a gettare la spazzatura e lasciando la porta aperta. 

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