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Cronaca

Nuovo Clan Partenio: la teste è stata contattata preventivamente dalla figlia di Livia Forte

Colpo di scena nel corso del processo: una foto del verbale d'udienza con l'elenco dei testimoni è stata inviata via WhatsApp

Continua il processo che vede imputati gli affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti. Nella giornata di oggi, all'interno dell'Aula di Assise del Tribunale di Avellino - dinanzi al giudice dott. Gian Piero Scarlato, con i giudici a latere dott. Giulio Argenio e dott. Lorenzo Corona - sono stati ascoltati altri testimoni voluti dalla difesa.

Il verbale d'udienza anticipato via WhatsApp alla teste

La prima escussione del giorno ha raccontato il suo rapporto con Livia Forte e Armando Aprile, confermando di non aver mai sollecitato l'intervento di Pasquale Galdieri, né di conoscerlo. La seconda, invece, si è soffermata sul suo rapporto con Renato Freda; confermando di conoscerlo e di aver avuto esperienze lavorative col Freda, nella fattispecie, con le sue società: Gal.Fre Costruzioni srl e Ni.Re. Nel corso dell'escussione, venivano descritte anche le tipologie di lavori svolti assieme e, infine, il teste dichiarava di aver conosciuto Nicola Galdieri tramite Renato Freda, ma di non aver mai visto Galdieri sui cantieri.

La terza testimonianza, ancora, ha dichiarato di conoscere Carmine Valente e Gambale Giovanni, confermando di aver svolto assieme alcuni lavori a Mercogliano. La quarta testimonianza del giorno ha fatto eco a quella precedente, dichiarando di conoscere Gambale Giovanni ma non Carmine Valente. Anche in questo caso, un rapporto dettato da motivi di lavoro. La quinta testimonianza, titolare di un'attività di ristorazione, ha affermato di conoscere Pasquale Galdieri, essendo cliente del suo bar fin dall'apertura. Il teste, invece, ha dichiarato di aver sentito parlare dei "Tre-Tre", di sapere chi fossero, avendolo appreso dai giornali - ma di non conoscere direttamente Livia Forte - e di sapere, inoltre, che quest'ultimi si occupavano dell'organizzazione della fiera delle bancarelle.

Successivamente, è stato il turno di una giovane estetista, che ha dichiarato di conoscere Pasquale Galdieri poiché, mensilmente, si presentava presso il centro estetico dove lavorava, aggiungendo anche di aver visto anche Nicola Gadieri e Livia Forte all'interno del centro estetico. Soprattutto Livia Forte, poichè - quest'ultima - era la madre della titolare del centro e, ancora, il ristorante "It's OK" era praticamente accanto alla loro attività.

La teste, inoltre, ha affermato che la figlia di Livia Forte - il 3 ottobre 2022 - l'aveva avvisata che, probabilmente, sarebbe stata tra i testimoni del processo, mostrandole anche l'elenco di tutti i testimoni citati, inviandole, via WhatsApp, una foto del verbale di udienza. La testimone ha aggiunto che, alla figlia di Livia Forte, aveva chiesto "di non metterla in mezzo" a queste cose. Le ultime testimonianze del giorno sono state quelle di un ex carabiniere forestale e di un ex dipendente del Comune di Avellino. Quest'ultimo, nel dettaglio, ha dichiarato di conoscere Pasquale Galdieri e anche Livia Forte, di cui conosceva anche i lavori svolti in passato. 

Dichiarazioni spontanee di Nicola Galdieri

Nel corso della suddetta escussione, Nicola Galdieri - in collegamento dalla casa circondariale di Tolmezzo - ha rilasciato dichiarazioni spontanee: “Io ero cliente del centro estetico fin dal giorno della sua apertura. Conoscevo la proprietaria e il centro era collegato con “It’s OK”. Sono sempre stato cliente del centro estetico, che frequentavo assiduamente, conoscevo tutti, al di là del fatto che la proprietaria fosse figlia di Livia Forte”. Dopo aver saputo, inoltre, che uno dei testimoni era stato avvicinato dalla figlia di Livia Forte e che, quest'ultima, le aveva anche anticipato che sarebbe stata chiamata a testimoniare, ha aggiunto: "A quanto pare non ero io ad avvicinare i testimoni", conclude. Sulla vicenda, la difesa di Galdieri ha chiesto di approfondire l'indagine. La prossima udienza, adesso, è attesa per il 3 aprile 2023. 

Processo al Nuovo Clan Partenio, il filone dell'estorsione e dell'usura

Questo filone processuale è relativo all’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli sul clan Partenio che vede alla sbarra i fratelli Pasquale e Nicola Galdieri, ritenuti a capo dell’organizzazione malavitosa irpina, insieme ad altre persone. Nelle oltre mille pagine di ordinanza cautelare è evidenziato lo spessore criminale del clan diretto dai fratelli Galdieri che si occupavano di usura ed estorsioni. Per gli inquirenti, infatti, il gruppo criminale è nato dalle ceneri del vecchio clan Partenio che a fine anni ’90 ha insanguinato la provincia di Avellino. Un’organizzazione che faceva capo ai Genovese e che gestiva un grosso traffico di cocaina. 

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