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Cronaca

Nuovo Clan Partenio, "ripulita" la posizione della supertestimone, l'avv. Tecce: "Non dovevano proprio trasmettere gli atti"

Giornata cruciale, quella di oggi, per quanto riguarda il processo che vede imputati gli affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti

Giornata cruciale, quella di oggi, per quanto riguarda il processo che vede imputati gli affiliati al Nuovo Clan Partenio; accusati, a vario titolo, di associazione di stampo camorristico, tentata estorsione, usura e turbata libertà degli incanti. Il Tribunale, infatti, ha sciolto la riserva relativamente alla supertestimone dell'accusa nell’altro filone di “Aste OK”,  difesa dall’avvocato Sergio Tecce. A più riprese, infatti, era stato rinviato il controesame poichè, l'avvocato Gaetano Aufiero, aveva sollevato la questione relativa al ruolo della testimone, indagata in procedimento connesso. Il Tribunale, nella fattispecie, acquisiva gli elementi al fine di decidere se ascoltarla come testimone o come Art.210 (La norma in commento prevede un'apposita regolamentazione per quanto riguarda l'esame dibattimentale delle persone indagate in un procedimento connesso nei confronti dei quali si proceda (o si sia già proceduto) separatamente, che comunque non possono ricoprire l'ufficio di testimone N.d.R) e, in data odierna, ha deciso di ascoltarla come semplice testimone, acquisendo tutti i verbali dell'esame e del controesame del procedimento “Aste OK”.

“La difesa aveva chiesto che, la mia assistita, fosse ascoltata ai sensi dell’Art.210, come persona indagata di reato connesso. Questa connessione era riferita principalmente all’ipotesi di false dichiarazioni rese al Pubblico Ministero durante l’esame dibattimentale nel processo concernente le aste giudiziarie e, ancora, ipotizzando anche il reato di concorso in turbativa d’asta sempre nel medesimo procedimento”, ha chiarito l’avvocato Sergio Tecce, difensore della supertestimone nel filone processuale di “Aste OK”. “Per queste due ipotesi di reato, si riteneva che, la testimone, dovesse essere ascoltata ai sensi dell’articolo suddetto. La signora ha finito il controesame nel processo per le aste giudiziarie e, questa mattina, il collegio giudicante si era riservato di valutare l’eccezione avanzata dai difensori e decidere se la mia assistita dovesse essere ascoltata come 210, come “teste assistito” o come semplice testimone. Il collegio ha sciolto la riserva e ha ritenuto che, la signora, dovesse essere ascoltata come testimone puro; senza ipotizzare nessun tipo di reato a suo carico”.  

La testimone non è punibile per le false dichiarazioni e non ci sono ipotesi di concorso nella turbativa d’asta perché è vittima

“Il collegio ha ritenuto che il reato di concorso in turbativa d’asta e, soprattutto, la falsa testimonianza al Pubblico Ministero, non sussistono", afferma l'avvocato Tecce. "Questo perché il codice penale prevede che, nel momento in cui – in fase dibattimentale – avviene una ritrattazione delle ipotizzate false testimonianze, costituisce una causa di non punibilità. Quando un testimone, quindi, ammette di aver fatto false dichiarazioni all’interno del dibattimento non può essere punito. Il collegio, in conclusione, ha ritenuto che non esistono elementi per cui la teste dovrebbe essere indagata. La mia assistita, in questo procedimento, è vittima e non sussiste la possibilità di concorso in reato connesso. Quindi sono stati acquisiti i verbali del procedimento sulle aste giudiziarie”.

“Non si sarebbe dovuto proprio procedere con la trasmissione degli atti”

“La decisione odierna del collegio dimostra che l’ipotesi di reato che hanno condotto alla trasmissione degli atti alla Procura nel processo sulle aste e in cui la signora è stata qualificata come “teste assistito”, perché indagata di reato connesso, non è assolutamente fondata", conclude il legale. "Neanche il quel contesto si doveva procedere con la trasmissione degli atti alla Procura. Era palese la ritrattazione. Adesso la mia assistita ha concluso. È stato effettuato l’esame e il controesame per il procedimento “Aste Ok” e, in questo relativo al Nuovo Clan Partenio, sono stati acquisiti i verbali. Quindi, ora, non sarà più esaminata direttamente”.

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