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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, deposte le corone di alloro nei comuni

In prefettura ad Avellino la consegna delle onorificenze tra commendatori, cavalieri, ufficiali e insigniti di medaglia della liberazione

Il “Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate” è stato ricordato in ogni angolo della provincia di Avellino con la deposizione di una corona d’alloro posta ai piedi dei monumenti ai caduti di tutte le guerre. Il 4 novembre è l’unica festa nazionale istituita nel 1919 che si è sempre celebrata sotto ogni tipo di governo nazionale e fino al 1976 era considerato giorno festivo.

Ad Avellino la cerimonia si è svolta in via Matteotti con lo schieramento del reparto di formazione misto (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale, Croce Rossa Italiana e Vigili del Fuoco) coordinato e comandato a cura dal 232° Reggimento Trasmissioni; l’Alzabandiera, la deposizione della corona ai caduti. In Prefettura, poi la consegna dei riconoscimenti. Alla manifestazione hanno partecipato tutte le autorità civili e militari della provincia di Avellino.

Il 92enne Andrea Marrandino di Monteforte Irpino ha ricevuto la medaglia della liberazione conferita dal Ministro della Difesa in occasione della ricorrenza del 70° anniversario della Guerra di Liberazione e della Resistenza.

Raffaele Coppola, ex commissario straordinario della Provincia di Avellino è stato insignito del titolo di commendatore.

Il titolo di ufficiale a Salvatore Tessitore di Avellino, al maresciallo dei carabinieri Luciano Perrone di Mercogliano.

Il titolo di cavaliere ad Ester Fedullo della prefettura di Avellino, agli avellinesi Celestino Basagni, Giovanna Caracciolo, Domenico Maria Marra, Lucia Martiniello, Emilio Matarazzo, Costantino Nazzaro. A Domenico De Stefano di Aiello del Sabato, a Mario Cirillo di Ariano Irpino, al maresciallo Francesco Agatino Ucciardello di Bonito, all’avvocato Giandomenico Fanelli di Forino, all’appuntato Virginio Tropeano di Grottolella, all’Ispettore del corpo forestale dello stato Silvestro Gennarelli di Monteforte, al maresciallo dei carabinieri Gian Marco Piccione di Sperone e a Giovanni Molinario di Zungoli.

A Lauro, invece, la deposizione della corona è stata anticipata da una messa in suffragio ai caduti, celebrata nella chiesa Madre da don Luigi Vitale. Presenti i rappresentanti locali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia municipale nonché una nutrita delegazione delle scuole del territorio.

"Abbiamo il dovere di ricordare e di raccontare alle nuove generazioni il sacrificio di quei tanti concittadini che hanno lottato e perso la vita per la nostra Patria", afferma il sindaco Bossone. "Un giorno importante anche per ringraziare le Forze armate, che operano con abnegazione e valore per assicurare la pace e l'integrità nazionale".

A Flumeri, la cerimonia, è stata preceduta dalla Santa Messa nella Chiesa Madre, officiata dal Parroco Don Claudio Lettieri, il quale nella sua omelia ha posto in evidenza la pace nel mondo. Con riferimento al centenario della grande guerra del 15/18, egli ha voluto ricordare i milioni di morti che ci furono in quel  conflitto. E tutti i cristiani, oggi si devono augurare la fine delle guerre, che tuttora avvengono nel mondo. E questo può avvenire solo con il perdono, l’accoglienza cristiana dei popoli, che fuggono dalle carestie e dalle guerre.

Presso il monumento ai caduti sito in via Olivieri, il sindaco di Flumeri Angelo A. Lanza, dopo le note del silenzio e dell’alzabandiera, nel salutare i presenti ha chiamato per nome tutti  i caduti,  menzionati sulle stele del monumento e tutti i presenti ad ogni nome  hanno in coro risposto “ presente “, per ricordare che non saranno mai dimenticati. A tutti gli alunni delle elementari e medie il sindaco ha fatto dono di un libretto della Costituzione Italiana.

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