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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

No-Vax nel mirino di Polizia Postale e Digos, scattano le perquisizioni

Perquisizioni domiciliari e informatiche della Polizia di Stato a carico di appartenenti al mondo "No-Vax" 

Perquisizioni domiciliari e informatiche della Polizia di Stato a carico di appartenenti al mondo "No-Vax" che tramite un gruppo Telegram hanno manifestato intenti violenti da porre in essere in occasione di pubbliche manifestazioni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano che ha delegato la locale Digos e il Compartimento di Polizia Postale, sono rivolte nei confronti di soggetti residenti nelle città di Milano, Roma, Bergamo, Reggio Emilia, Venezia e Padova.

Appare evidente che, adesso, le indagini si allargheranno a macchia d'olio in tutta Italia. Moltissimi, infatti, sono i gruppi "No-Vax" che contano sempre più  nuovi iscritti. Per non parlare, infine, di tutti i "cani sciolti" che, in un crescendo di odio e intolleranza di fronte al quale gli uomini delle istituzioni non possono stare fermi, riempiono di messaggi deliranti le pagine social dei giornali. 

La speranza è che questa follia, con riferimento continuo al vaccino e alla vaccinazione anti-Covid (o, come amano definire i No-Vax, terapia genica sperimentale) sia finalmente giunta al termine. 

Le frasi contenute all’interno dei messaggi che i No-Vax postato praticamente ovunque risultano inaccettabili e oltraggiose, ma soprattutto estremamente pericolose in quanto, mistificando la realtà e lo stato dell’arte delle conoscenze scientifiche, insinuano nella pubblica opinione dubbi e sospetti inesatti e inesistenti. Un plauso va fatto alla Polizia Postale e alla Digos che, con il loro lavoro, continuano a difendere la libertà della stragrande maggioranza dei cittadini.  Anche perché - alla fine - quest'ultimi rivendicano soltanto il loro diritto di potersi curare (ovviamente con metodi degni di un paese occidentale nel 2021, non affidandosi a sciamani e rituali magici). 

Il governatore De Luca durissimo con i no-vax

"Tra i neo medioevali possiamo collocare i no vax - ha dichiarato nella giornata di ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca- dobbiamo ricordare a questi professori che noi abbiamo tolto la libertà di cura no a chi non si è vaccinato ma alla povera gente che in questo anno e mezzo non ha potuto operarsi di tumore o al cuore o al cervello perché abbiamo dovuto chiudere i reparti ordinari per accogliere i malati di Covid. Questa è la libertà? Per me è una vergogna", conclude.

Ora bisogna scovare i violenti e chi incita all'odio, anche sui social 

Gli indagati sono membri attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri” nel quale vengono progettate azioni violente da realizzare – anche con l'uso di armi ed esplosivi rudimentali – in occasione delle manifestazioni “no green pass” organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma nella Capitale per l'11 e 12 settembre..

L'indagine trae origine dalla costante attività di monitoraggio condotta dai due Uffici investigativi milanesi – su input della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – nei confronti dei numerosi gruppi di protesta attivi sul web contro le misure di contenimento per fronteggiare l'emergenza sanitaria.

Dall'analisi dei messaggi pubblicati sulla chat dei “Guerrieri” è emerso che gli indagati – uno dei quali titolare di porto d'arma e già noto alle Forze dell'Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto –  oltre all'intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale il prossimo sabato, incitano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive Province di residenza, contro non meglio precisati “obiettivi istituzionali” o approfittando della visita di esponenti dell'Esecutivo, come quella – poi annullata –  prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza.  

Alcuni membri del gruppo volevano realizzare una “riunione preparatoria” in vista dell'appuntamento romano e approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell'occasione.

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