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Cronaca Monteforte Irpino

Nino conoscerà il nome della madre biologica

La prima sezione civile della Cassazione si è espressa in modo favorevole in un caso simile

La storia di Santi Bianco, Nino per gli amici montefortesi, ha una svolta. Il 57enne non ha mai conosciuto la madre biologica. Il caso è stato trattato anche dalla trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto. Ora, per il poliziotto in pensione, si apre uno spiraglio grazie ad una sentenza di Cassazione.

“Il figlio adottato non dovrà più aspettare cento anni per conoscere le sue origini: in caso di decesso della madre biologica ha diritto a conoscere la sua identità.” È quanto affermato dalla Corte di cassazione con una sentenza, la n. 22838. La prima sezione civile, valutando un caso simile a quello di Santi, ha quindi accolto il ricorso di una donna che aveva chiesto di entrare in possesso della cartella clinica relativa alla sua nascita e dalla quale avrebbe potuto apprendere il nome della sua vera madre. Gli Ermellini hanno affermato che “il diritto dell’adottato, nato da donna che abbia dichiarato alla nascita di non voler essere nominata ex art. 30, comma 1 dpr n. 396 del 2000, ad accedere alle informazioni concernenti la propria origine e l’identità della madre biologica sussiste e può essere concretamente esercitato anche se la stessa sia morta e non sia possibile procedere alla verifica della perdurante attualità della scelta di conservare il segreto, non rilevando nella fattispecie il mancato decorso del termine di cento anni dalla formazione del certificato di assistenza al parto o della cartella clinica di cui all’art. 93, commi 2 e 3 del dlgs n. 196 del 2003, salvo il trattamento lecito e non lesivo dei diritti di terzi dei dati personali conosciuti”.

Nino ha appreso della notizia dalla nostra testata ed è pronto ad attivarsi. Senza perdere tempo programmerà un viaggio a Palermo per presentarsi all’ospedale civile e richiedere il suo incartamento.

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