Morte Luciano Romagnuolo, Don Vitaliano: "Doveva essere accompagnato con un progetto vero"
Il dolore della Caritas: "Solo in questo modo avremmo potuto salvargli la vita"
Un risveglio atroce per la città di Avellino. Luciano Romagnuolo, il senzatetto scomparso da 19 giorni, è stato ritrovato privo di vita nei pressi di un fabbricato in Rampa Santa Maria delle Grazie.
PRC: "La sua morte ha dei responsabili da ricercare nelle istituzioni"
L'ultimo avvistamento al Moscati in seguito a un ricovero
L'ultimo avvistamento di Luciano, prima del tragico rinvenimento avvenuto questa mattina, risaliva allo scorso 7 gennaio: in quell'occasione, a causa anche di una crisi dovuta ad alcune patologie, il 56enne, originario di Altavilla Irpina e senza fissa dimora, fu trasportato dalla Caritas di Via Morelli e Silvati all'Ospedale Moscati per le cure del caso. Dimesso il giorno dopo, il senzatetto avellinese sarebbe scomparso nel nulla, gettando nello sconforto amici e familiari. Questa mattina la terribile scoperta.
Don Vitaliano della Sala: "Luciano doveva essere accompagnato con un progetto vero"
Così commenta la morte di Luciano Romagnuolo don Vitaliano della Sala: “Questo è un fallimento per l’intera città. Quando una persona fragile perde la vita, vuol dire che non abbiamo saputo essergli accanto. Ovviamente bisogna fare anche una riflessione, a Luciano non bastava dargli un letto. Fino al 7 gennaio è stato ospite da noi e occorreva accompagnarlo con un progetto. Luciano non ha voluto seguire i nostri suggerimenti. Dobbiamo fare molto di più per evitare che queste tragedie possano ripetersi ancora”.
Il messaggio del Movimento Disabili di Avellino
Ciao Luciano ti ho conosciuto due anni e mezzo fa quando ho preso a cuore e condiviso per la prima volta la tua storia personale di uomo e concittadino e feci di tutto per convocare un tavolo in comune con l allora giunta Vincenzo Ciampi e dove sei stato anche tu presente insieme all amico Renato Tuccia e l allora consigliera comunale Ines Fruncillo e al caro amico Alfonso Laudonia e Angelo Sciarrillo. Tutti noi ti abbiamo accompagnato e abbiamo cercato di fare in questo poco tempo che ci hai permesso cercando di fare non il possibile ma l impossibile. Da allora sembrava che le cose stessero iniziando a cambiare e migliorare per te invece no. Non vado avanti col racconto perché le azioni fatte con onestà e umanita non sono un oggetto di pubblicità ma restano un bagaglio di vita sulla coscienza morale di chi le ha fatte con umiltà come noi e non necessitano di riflettori, ci lasci oggi nel profondo dolore che almeno io oggi provo nel cuore sapendo che sei andato via, sapendo di immaginare di incontrarti per strada ma purtroppo senza più vederti. Proprio ieri ho chiesto e stamattina sollecitato un tavolo in prefettura sul tuo caso, ma ormai e tardi, ma che comunque si farà per salvaguardare e tutelare altri che vivono lo stesso disagio e sofferenza che hai vissuto tu nell' abbandono delle istituzioni e nel silenzio assordante delle istituzioni soprattutto politiche. Buon viaggio Luciano e che tu possa trovare nella luce di Dio la serenità la forza e tutto ciò che purtroppo in questo mondo terreno non hai trovato restando sulla coscienza di chi poteva e non ha fatto.
