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Giovedì, 23 Marzo 2023
Cronaca

Dog handler, invidia a caro prezzo: un arresto per minacce ed estorsioni

La vendetta è stata consumata non solo nei riguardi dell'addestratrice di cani ma anche del compagno. L'altro indagato ha l'obbligo di firma

In comune la passione per i cani: per un periodo coltivata insieme poi le strade si sono separate. E da questo momento in poi sono iniziate le ritorsioni e minacce secondo la Questura di Avellino che ha eseguito due custodie cautelari su mandato della Procura di Avellino. "Una vicenda abbastanza sgradevole" è stata definita dal capo della Mobile Marcello Castello. Ma non è finita: perché per intimidire la donna, due giovani di Monteforte un 34enne e un 24enne sono arrivati secondo le indagini addirittura a commettere vari episodi criminosi.

La vendetta è stata consumata non solo nei riguardi dell’addestratrice di cani ma anche del compagno che ha un’attività dedicata al mondo animale (Amici di Zucchero). A gennaio l’auto “stranamente” va in fiamme, ma il titolare non sporge denuncia poiché ritiene che sia un episodio di autocombustione. Qualche settimana dopo a febbraio, alla porta del suo negozio di via Marotta ad Avellino viene posizionata una bomba carta che distrugge il locale. Le pressioni nel contempo continuano. L’ultimo episodio in ordine di tempo l’avvelenamento di un cane di razza. Una situazione divenuta insostenibile per lei, addestratrice di cani e per il compagno, titolare del negozio.

La Questura si è messa sulle tracce dei possibili autori: “Fondamentale importanza hanno avuto le intercettazioni telefoniche, ma anche le videocamere di sorveglianza – dice Marcello Castello in conferenza stampa, al suo fianco c’è Roberto de Fazio uno dei suoi uomini - Abbiamo vagliato anche le minacce su Facebook e Whatsapp che giungevano alla ragazza intimandole di non partecipare ai concorsi e per le quali oltre ad essere contestato anche il reato di stalking c'è anche l'accusa di estorsione, in quanto la giovane non ha potuto svolgere la propria attività di Dog Handler e partecipare ai concorsi per preservare la propria incolumità". 

Per il 34enne sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per il più giovane l’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria. Per entrambi il Pm ha riconosciutoti il concorso. Pesanti le accuse mosse a vario titolo ai due che vanno dall’estorsione e minacce, utilizzo di materiale esplodente e avvelenamento di un cane.

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