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Cronaca Atripalda

E' morto monsignor Luigi Barbarito, Arcivescovo e Nunzio Apostolico

E' stato uno dei più grandi diplomatici della storia della chiesa cattolica

Questa notte è morto all’Istituto San Giuseppe delle Suore Francescane Immacolatine, a Pietradefusi, monsignor Luigi Barbarito, Arcivescovo e Nunzio Apostolico. Nato ad Atripalda nell’aprile del 1922, è stato uno dei più grandi diplomatici della storia della chiesa cattolica.  

Studia presso il seminario diocesano di Avellino e presso il seminario pontificio regionale "Pio IX" di Benevento e viene ordinato presbitero il 20 agosto 1944. Si laurea presso la Pontificia Università Gregoriana nel luglio 1947 in diritto canonico. Nel 1951 regge la chiesa di san Francesco d'Assisi a Borgo Ferrovia, ad Avellino. Nel novembre 1953, dopo aver conseguito il diploma per la preparazione al servizio diplomatico della Chiesa, comincia l'apostolato all'estero, come delegato apostolico in Oceania. L'11 giugno 1969 papa Paolo VI lo nomina nunzio apostolico ad Haiti, delegato apostolico delle Antille ed arcivescovo titolare di Fiorentino. Il 10 agosto successivo riceve l'ordinazione episcopale dalle mani del cardinale Amleto Giovanni Cicognani, consacranti l'arcivescovo Agostino Casaroli (poi cardinale) ed il vescovo Pasquale Venezia. Il medesimo pontefice lo trasferisce, il 5 aprile 1975, alle pro-nunziature apostoliche in Niger, Senegal, Burkina Faso, Capo Verde ed alle delegazioni apostoliche in Guinea-Bissau, Mali e Mauritania. Sempre papa Paolo VI lo nomina, il 10 giugno 1978, pro-nunzio apostolico in Australia. Papa Giovanni Paolo II gli affida il compito, il 21 gennaio 1986, di pro-nunzio apostolico in Gran Bretagna; diviene nunzio il 13 aprile 1993. Lo stesso papa accoglie la sua rinuncia per limiti di età il 31 luglio 1997. È stato membro della Congregazione per le cause dei santi. Ha scritto molti libri, spiegando e riflettendo la posizione e la situazione della Chiesa nel tempo, inserendo come sfondo soprattutto i suoi viaggi apostolici.

Ecco la nota del sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, sulla scomparsa di Mons Luigi  Barbarito

Apprendo con profondo dolore la triste notizia della scomparsa di Mons. Luigi Barbarito, uno dei figli più illustri della nostra Atripalda. Non spetta certamente a me ripercorrere la sua intensa e lunga attività a servizio della Chiesa, che lo ha visto lontano dalla nostra terra,  rappresentare  la Santa Sede in diverse nazioni del mondo. E’ una perdita grave per l’intera comunità atripaldese, “Don Luigino”, come lo chiamavano affettuosamente le persone più anziane della città era voluto bene da tutti, è un pezzo di storia che purtroppo ci lascia, un uomo di grande cultura, che si è impegnato nell’approfondire la storia e le tradizioni per una migliore conoscenza del nostro patrimonio culturale e religioso. Di Mons. Barbarito conservo gelosamente il ricordo del nostro primo incontro avvenuto nei giorni successivi alla mia elezione a Sindaco, in occasione di una celebrazione “ ‘ngoppa a preta ‘ra Maronna”.  In quella circostanza alla presenza di tanti fedeli mi disse che l’onestà doveva essere alla base del mio mandato,  e che non mi sarei dovuto spaventare rispetto a reazioni negative derivanti da mie decisioni. Ogni sera avrei dovuto guardarmi allo specchio: se mi  fossi guardato sempre con fierezza, potevo  ritenere giuste le mie scelte. Giovedì scorso mi ha fatto recapitare tramite un comune amico, un suo libro con tanto di affettuosa dedica, come se per un presentimento, avesse voluto omaggiare Atripalda  della sua ultima testimonianza.  Il suo sorriso e la sua generosità resteranno sempre vivi nel ricordo di tutti gli atripaldesi. Ho già dato disposizioni che durante lo svolgimento delle esequie, in segno di rispetto e gratitudine, verrà proclamato il lutto cittadino. Che il Signore lo abbia in gloria! 
 

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