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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mix vaccini AstraZeneca-Pfizer (o Moderna): la Campania non cambia idea

"Noi proseguiremo con la campagna di somministrazione di vaccino Pfizer e Moderna"

L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) "approva la vaccinazione mista per i soggetti under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di vaxzevria" (AstraZeneca). L'Aifa dà via libera in Italia al mix tra vaccini e alla seconda dose con Pfizer e Moderna per gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca. L'Agenzia europea del farmaco, Ema, ribadisce che il vaccino - finito sotto i riflettori per rari casi di trombosi - "rimane autorizzato in tutte le popolazioni". In Italia le regioni iniziano a muoversi, ciascuna in modo leggermente differente.

Prima dose AstraZeneca, seconda dose Pfizer o Moderna: si può fare

Partiamo dalla decisione ufficiale. L'agenzia italia del farmaco ha stabilito che per gli under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca riceveranno la seconda dose con un vaccino a mRna a 8-12 settimane dalla prima somministrazione. "Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la Commissione tecnico scientifica ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria e seconda dose con Comirnaty o, per analogia, con il vaccino Moderna)", rende noto la Cts dell'Aifa.

Inoltre, "in considerazione delle evidenze che si sono appena rese disponibili, dell'attuale assenza di specifiche indicazioni nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei farmaci in oggetto e della necessità di consentire il regolare svolgimento della campagna vaccinale", l'Aifa ha espresso parere favorevole "all'inserimento nell'elenco dei farmaci di cui alla legge 648/1996 di Comirnaty e Vaccino COVID-19 Moderna come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria"

L'Agenzia europea del farmaco, invece, non cambia rotta. "La posizione normativa dell'Ema rispetto al vaccino di AstraZeneca è chiara: il rapporto rischio-beneficio è positivo e il vaccino rimane autorizzato in tutte le popolazioni", precisa l'organismo. "Se le raccomandazioni dovessero cambiare l'Ema lo comunicherà in modo trasparente e proattivo ai media e al pubblico, e i giornalisti sono incoraggiati a controllare il nostro sito web per eventuali nuove informazioni", aggiunge l'agenzia, che mira ad evitare interpretazioni errate delle dichiarazioni rilasciate dai propri componenti.

Quale terza dose per chi riceve vaccini diversi in prima e seconda dose?

"Noi proseguiremo con la campagna di somministrazione di vaccino Pfizer e Moderna. Abbiamo sospeso le somministrazioni di altri vaccini che hanno determinato eventi preoccupanti, e abbiamo sospeso anche la somministrazione di vaccini eterologhi, abbiamo deciso di non fare la seconda dose con vaccini Pfizer a chi ha fatto come prima dose AstraZeneca. O meglio, a chi ha fatto AstraZeneca sopra i 60 anni, non c'è problema, faremo il richiamo con lo stesso vaccino", le parole del governatore Vincenzo De Luca. "Sotto i 60 anni avremo una linea di maggiore prudenza, perché la somministrazione di vaccini diversi non ha avuto sul piano internazionale una sperimentazione ampia". Domenica "abbiamo mandato, come Unità di Crisi, una nota tecnica al Ministero della Salute perché ci dia chiarimenti motivati". De Luca pone però anche un altro tema. "Se si somministra come seconda dose a chi ha fatto Astrazeneca un altro vaccino tipo Pfizer, quando si decidesse di fare la terza dose di Pfizer, com'è prevedibile che sia a dicembre e gennaio, cosa succede?". E' uno dei quesiti che il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha posto al ministero della Salute, in una lettera, sul tema del mix di vaccini. "Sono questioni delicate che richiedono grande collaborazione fra tutti i livelli istituzionali ma anche una grande chiarezza nelle posizioni", conclude.

Quale terza dose si farà quindi a chi cambia il vaccino alla seconda? Il farmacologo Guido Rasi, già direttore di Ema, e consulente del commissario straordinario, generale Francesco Figliuolo, spiega al Corriere della Sera: "Prima dobbiamo capire quanto dura l'immunità, che per ora si trova dopo un anno in chi ha fatto il vaccino. Insomma, si può anche decidere più avanti che vaccino fare, tra l'altro bisognerà capire se ne servirà uno un po' diverso per affrontare le varianti". Insomma, non si sa.

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