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Martedì, 28 Marzo 2023
Cronaca

Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba e il suo legame con Atripalda: "Adesso è la mia famiglia"

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba fu ospitato ad Atripalda negli anni immediatamente successivi al disastro di Chernobyl, avvenuto nel 1986

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba fu ospitato ad Atripalda negli anni immediatamente successivi al disastro di Chernobyl, avvenuto nel 1986. Kuleba fu accolto da una famiglia di Atripalda, con la quale poi è rimasto in rapporti per tutta la vita, fino ad oggi.

“È come un figlio”

Ne è nato un legame profondo con l'Italia e la Campania in particolare. Rapporto che Kuleba ha sottolineato più volte nel corso dei suoi interventi alla stampa italiana in questi anni, anche nel periodo del Covid19: “Un ragazzo intelligentissimo – lo diachiara al Tg3 a distanza di 40 anni Domenico Ventre, il maresciallo dei carabinieri di Atripalda, oggi in pensione, che all'epoca lo accolse nella sua famiglia – imparò l'italiano guardando la tv. Per noi come un figlio. Accogliemmo questo ragazzo di 13 anni: si chiamava Dmytro Kuleba, attuale ministro degli Esteri dell'Ucraina. I miei figli erano un po' più grandi, ma andavano d'accordo. Lui parlava perfettamente l'inglese e dopo poco riuscì a parlare l'italiano ascoltando i programmi televisivi. È come un figlio e i suoi genitori, sua moglie e i suoi parenti sono come se fossero i nostri”.

“La famiglia che mi ha ospitato, adesso, è la mia famiglia”

Kuleba, nato a Sumy, il 19 aprile 1981, è un diplomatico di carriera. Aveva già ricoperto la carica di vice ministro degli Esteri dell'Ucraina nel 2003-2004. Sposato, ha due figli, Yehor, nato nel 2006, e Liubov, nato nel 2011. La moglie Yevhenia è nel consiglio comunale di Kiev. Intervistato dal Tg1, dichiara quanto segue: “La famiglia che mi ha ospitato, adesso, è la MIA famiglia. Ricordo la sera che arrivai ad Atripalda in cui guardavamo i Mondiali. Ricordo le serate a guardare le gesta di Roberto Baggio. Questa è la semplicità che vorrei rivivere ma, ovviamente, dobbiamo vincere la guerra. Tornerò presto, non in qualità di ministro, ma solo per ricordare tanti momenti bellissimi nel vostro meraviglioso paese. Apprezzo l'iniziativa di avviare le consultazioni con l'Italia perché diventi garante della sicurezza ucraina. Questo è il risultato del dialogo tra il presidente Zelensky e il premier Draghi e anche del mio rapporto con il vostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che oltre ad essere mio collega è anche amico". Prosegue Dmytro Kuleba:  "Noi abbiamo condiviso con la parte italiana ciò che ci aspettiamo e adesso attendiamo la risposta dell'Italia su come vede una potenziale garanzia di sicurezza. Sulla base di questi due documenti sono certo che raggiungeremo un accordo", conclude.

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