Accusato di maltrattamenti, il reato è stato derubricato in minacce: ecco la sentenza
La pena è stata sospesa e non sarà neanche menzionata nel casellario giudiziale, accolta la tesi difensiva
Presso il Tribunale di Avellino, il Giudice dr.ssa Vincenza Cozzino ha emesso una sentenza nel procedimento penale che riguarda un giovane di Cervinara accusato di maltrattamenti nei confronti dello zio. Dopo una derubricazione del reato in minacce, il Giudice ha dichiarato il ragazzo, difeso dagli avvocati Pierpaolo Castellitto e Nicola De Maria, colpevole dei reati a lui ascritti. Tuttavia, tenendo conto delle circostanze attenuanti generiche, che hanno prevalso rispetto all'aggravante contestata, e considerando i fatti come un'unica condotta continuata, il Giudice ha condannato l'imputato a cinque mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. La richiesta del Pubblico Ministero era di anni 2 e mesi 4 di reclusione.
La pena è stata sospesa e non sarà menzionata nel suo casellario giudiziale. Inoltre, il Giudice ha disposto la trasmissione di una copia della sentenza, entro 15 giorni dalla sua irrevocabilità, ai servizi sociali territorialmente competenti. Questo è al fine di valutare l'opportunità di fornire all'imputato interventi di sostegno e assistenza. Il Giudice ha stabilito un termine di 90 giorni per il deposito della motivazione, che fornirà una spiegazione dettagliata delle ragioni alla base della sentenza emessa.