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Cronaca

Asl, i medici No Vax saranno sospesi: una scelta obbligata per la gravità della loro decisione

Il principio indiscutibile su cui si basa tutta la vita di un medico consiste (sempre e comunque) nel tutelare la salute pubblica e soprattutto seguire i protocolli. Non è certamente questa la maniera di dissentire

Ad Avellino non si spegne la polemica relativa ai 30 dipendenti dell’Asl che non si sono ancora vaccinati contro il Covid e che, quindi,  hanno rapporti di lavoro diretto e indiretto con via degli Imbimbo, non in linea con le indicazioni normative. Stiamo parlando di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. 

Nella mattinata di oggi, il Direttore Generale dell’Asl di Avellino ha parlato chiaro: non ci saranno sconti per i “dissidenti”.

"Ci siamo immediatamente adoperati per attivare tutte le procedure previste. Noi dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per tutelare in primis l’interesse pubblico. Dobbiamo garantire che tutto il personale che lavora in sanità sia vaccinato per tutelare sé stesso e la collettività. Il vaccino è uno strumento di civiltà e di tutela della salute pubblica. Per questa ragione è indispensabile che tutti si vaccinino, a partire proprio dagli operatori sanitari, per i quali c’è un obbligo di legge. Abbiamo attivato la procedura, attendiamo che le persone, come da decreto, vengano contattate per presentare la certificazione dell'avvenuta vaccinazione. Poi dobbiamo capire quanti di questi trenta rimangono fuori come no vax oppure decidono di vaccinarsi. Spero che queste trenta persone decidano di vaccinarsi, altrimenti si applicherà la norma".

Una scelta obbligata, assolutamente indiscutibile 

Una scelta obbligata, quella della dirigente, ma che ovviamente risulta indiscutibile. In questo particolare momento storico per il nostro paese e anche per l’Irpinia, è doveroso vaccinarsi. Un gesto semplice ma il solo in grado di mettere in sicurezza la maggior parte delle persone. La scelta dei dipendenti dell’Asl è senza ombra di dubbio scellerata e profondamente lontana da quelli che dovrebbero essere i principi su cui si basa la vita di un medico. Ovviamente – ancora – appare difficile che gli irriducibili No-Vax possano tornare sui loro passi e decidere di vaccinarsi. Anzi, in un certo senso, cambiare idea adesso – dopo tutto il putiferio scatenato – non farebbe altro che marcare a fuoco il termine INCOERENZA sulla fronte dei protagonisti. Infine, appare anche superfluo sottolineare che, per un medico, la scelta di vaccinarsi non dovrebbe essere dettata dal timore di perdere il posto di lavoro; piuttosto dalla profonda consapevolezza che la medicina è l'unica strada per la salvezza (oltre che lo scopo di tutta una vita). 

Il principio indiscutibile su cui si basa tutta la vita di un medico consiste (sempre e comunque) nel tutelare la salute pubblica e soprattutto seguire i protocolli. Non è certamente questa la maniera di dissentire.

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