Massacro di Avellino, tutte le piste portano ad alcol ed ecstasy
Tutti i dubbi saranno fugati dopo aver conosciuto l'esito degli esami del sangue
Tutti i dubbi saranno fugati dopo aver conosciuto l'esito degli esami del sangue ma, fino a questo momento, sembrano esserci davvero pochi dubbi sul fatto che Giammarco Gimmelli fosse sotto gli effetti della Mdma, la metilenediossimetanfetamina, più conoscita come ecstasy, quando ha inferto dieci coltellate al 25enne di Mercogliano Claudio Zaccaria. L’approfondimento degli esami, anche sulla vittima, consentirà di avere un referto tossicologico. Una volta acquisita la ricostruzione di quei drammatici attimi, il magistrato potrà definire il capo di imputazione.