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Cronaca Cervinara

Maltrattamenti nella Rsa di Cervinara, l'Oss irpina risponde al Gip e respinge le accuse

La 51enne, accompagnata dall'avvocato Adamo, ha risposto al magistrato affermando di essersi solo difesa dagli attacchi di una paziente affetta da disturbi mentali

Nella giornata di oggi, le tre operatrici di Villa Maria finite sotto inchiesta per maltrattamenti ad una disabile ospite della struttura, erano attese dal gip Fabrizio Ciccone per l’interrogatorio di garanzia. Alla 51 enne di San Martino Valle Caudina, difesa dall’avv. Giovanni Adamo, vengono contestati tre episodi di maltrattamenti, mentre alla 54enne operatrice di Santa Maria a Vico sarebbero contestati ben 9 episodi di maltrattamenti e due alla 31enne operatrice di Cervino. Le indagate hanno scelto di rispondere al Gip Ciccone. Le Oss hanno respinto le accuse affermando di essersi solo difese dall'aggressivita' di una paziente affetta da gravi problematiche mentali e solita a scatti di violenza nei confronti del personale.

L'Oss afferma di essersi solo difesa dagli attacchi della paziente 

La 51enne irpina, nello specifico, ha risposto alle domande del magistrato, cercando di chiarire la sua posizione. Innanzitutto affermando che, presso la RSA di Cervinara, non era assunta ma stava svolgendo un periodo di prova iniziato il 17 ottobre e che sarebbe dovuto durare un mese. Nello specifico, pare che l’indagata avesse già manifestato ai titolari della struttura la volontà di non proseguire la collaborazione, in quanto la paziente – divenuta persona offesa e oggetto delle presunte vessazioni – era affetta da problemi psichiatrici e, quindi, necessitava di attenzioni decisamente diverse da quelle che potevano garantire gli Oss. La 51enne ha precisato che, a causa dei ritmi stressanti e, soprattutto, dalla modifica delle richieste professionali, non ha fatto altro che difendersi dagli attacchi di una paziente affetta da turbe mentali.

L’avvocato Adamo, inoltre, ha dichiarato che – dopo aver chiarito la posizione della sua assistita – valuterà il deposito della richiesta di revoca della misura interdittiva e, nel giro di una settimana, giungerà anche la risposta del giudice Ciccone.  

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