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Cronaca Cervinara

Maltrattamenti nella RSA di Cervinara, saranno acquisite nuove prove

Le tre donne, operatrici socio sanitarie, sono finite nel mirino della magistratura perché incastrate dalle telecamere piazzate dagli inquirenti nella fase d'indagine nella struttura sanitaria, in particolare, nella stanza di una donna disabile

Nella giornata di oggi, presso il Tribunale penale di Avellino, riunito in composizione collegiale presieduta dal Dott. Roberto Melone, ha avuto luogo una nuova udienza per le tre operatrici di Villa Maria finite sotto inchiesta per maltrattamenti ad una disabile ospite della struttura.

Il collegio si è preso una settimana di tempo per trascrivere le intercettazioni ambientali in cui, per la difesa, le imputate avrebbero discusso abbondantemente dei problemi che, all’interno della Rsa, la persona offesa avrebbe a più riprese provocato. Inoltre, saranno sciolte le riserve relativamente alla scelta di un consulente. La prossima udienza avrà luogo il 22 febbraio in cui saranno ascoltati due testimoni citati dal Pubblico Ministero.

Alla 51 enne di San Martino Valle Caudina, difesa dall’avv. Giovanni Adamo, vengono contestati tre episodi di maltrattamenti, mentre alla 54enne operatrice di Santa Maria a Vico sarebbero contestati ben 9 episodi di maltrattamenti e due alla 31enne operatrice di Cervino. Le tre donne, operatrici socio sanitarie, sono finite nel mirino della magistratura perché incastrate dalle telecamere piazzate dagli inquirenti nella fase d'indagine nella struttura sanitaria, in particolare, nella stanza di una donna, disabile.

Ritenute indiziate dei reati di maltrattamenti e abbandono di persone incapaci

Il 14 novembre 2022, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misura cautelare personale e di misure interdittive, emessa nei confronti di tre operatrici socio sanitarie della RSA Villa Maria, sita in via S. Rocco a Cervinara, ritenute gravemente indiziate dei reati di maltrattamenti e abbandono di persone incapaci.

L'attività trae origine da una segnalazione pervenuta ai Carabinieri di Cervinara

Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino. L'attività trae origine da una segnalazione pervenuta ai Carabinieri di Cervinara, a seguito della quale la Procura della Repubblica di Avellino ha disposto un servizio d'intercettazione audio/video negli ambienti e, in particolare, nella stanza dove era ospitata una donna oggetto dei maltrattamenti denunciati. L'indagine ha permesso l'identificazione delle persone sottoposte alle indagini e di raccogliere elementi per ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a loro carico.

Una disabile era quotidianamente oggetto di schiaffi, calci, altre violenze fisiche e verbali

Attraverso la visione e l'ascolto dei filmati registrati è stato accertato che la disabile era quotidianamente oggetto di schiaffi, calci, altre violenze fisiche e verbali e trattamenti umilianti da parte delle indagate. Il G.I.P., ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, ha accolto la richiesta della Procura, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di una 54enne di Santa Maria a Vico (CE) e la misura interdittiva della sospensione temporanea dall'esercizio dell'attività di operatrici socio assistenziali per 10 mesi nei confronti di una 32enne di Cervino (CE) e di una 51enne residente a San Martino Valle Caudina (AV), tutte dipendenti della struttura sanitaria.

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