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Cronaca

Il magistrato Scognamiglio: "Separata in casa con mio marito, da tre anni fatta richiesta"

La convivenza del giudice Anna Scognamiglio con il marito Guglielmo Manna "era solo formale e dovuta alla necessita' di salvaguardare l'equilibrio psichico dei nostri due ragazzi; insomma vivevamo da "separati in casa" e ognuno di noi aveva ed ha la sua vita, anche sentimentale, del tutto autonoma"

La vicenda si arricchisce di ulteriori particolari. Tutte le persone indagate, chi tramite i propri legali chi per propria bocca rilasciano dichiarazioni. Ma le parole più pesanti le spende il magistrato Anna Scognamiglio che porta all'opinione pubblica anche vicende familiari. 

La convivenza del giudice Anna Scognamiglio con il marito Guglielmo Manna "era solo formale e dovuta alla necessita' di salvaguardare l'equilibrio psichico dei nostri due ragazzi; insomma vivevamo da "separati in casa" e ognuno di noi aveva ed ha la sua vita, anche sentimentale, del tutto autonoma". Lo dice lo stesso giudice Scognamiglio. "Mai e poi mai avrei compromesso i miei principi morali e la mia professionalita' allo scopo di procurargli illeciti vantaggi di carriera. Aggiungo, che dopo la perquisizione da me subita e dopo aver preso cognizione del capo di imputazione, ho posto fine alla convivenza, sia pure solo formale, con mio marito. Se altri hanno assunto una iniziativa del genere - aggiunge Scognamiglio - se ne assumeranno le loro responsabilita' per aver sfruttato, a mia totale insaputa, il mio nome e la conoscenza del fatto che ero stata designata quale relatrice del processo De LucaL'unico elemento indiziante a mio carico, e' costituito dal fatto che beneficiario della richiesta illecita rivolta a De Luca sarebbe mio marito il che potrebbe comportare, sul piano astratto, il legittimo sospetto di un mio coinvolgimento nei fatti. Nel mio caso, pero' - spiega Scognamiglio - un siffatto sospetto non ha motivo di essere poiche', da tempo, i rapporti con mio marito si sono fortemente incrinati tanto da indurmi, gia' tre anni orsono, a presentare in Tribunale un ricorso di separazione. Non conosco assolutamente ne' de Luca, ne' Mastursi, ne' Vetrano con i quali non ho mai avuto contatti di alcun genere, ne', quindi, ho loro mai chiesto, ne' potuto chiedere, alcun favore ne' per me ne' per mio marito". Lo afferma il giudice Anna Scognamiglio, in una dichiarazione diffusa tramite il suo legale, avv. Giovanbattista Vignola.

 

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