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Cronaca

L'appello di una madre: "Mi hanno rubato tutto nel giorno del parto"

La donna era in attesa che il compagno recuperasse dall'auto la valigia per il ricovero quando, improvvisamente, riceve una telefonata agghiacciante: era lui che, con voce bassa, la informava del furto

Non abbiamo fatto la minima fatica ad accogliere l'appello di Ylenia, una nostra lettrice, che, proprio nel giorno più bello della sua vita, ha vissuto una bruttissima disavventura: il giorno 19 novembre, infatti, veniva ricoverata presso la clinica Malzoni. Stava per dare alla luce la sua prima figlia. La donna era in attesa che il compagno recuperasse dall'auto la valigia per il ricovero quando, improvvisamente, riceve una telefonata agghiacciante: era lui che, con voce bassa, la informava che, qualcuno, aveva rubato tutto. Ylenia, nel bel mezzo del  travaglio, ha appreso che lei e la sua bambina, che di lì a poco sarebbe nata, non avevano nulla, neanche un pigiama. Il ladro aveva sottratto la valigia dalla vettura.

Tutti i sacrifici, l’amore, le attenzioni dedicate a quella valigia, che materialmente era solo un oggetto ma, emotivamente, era un bagaglio stracolmo di emozioni, gioia, paure e attesa, era andato perduto.

Ylenia fu ricoverata con soltanto gli abiti che indossava: un leggings, un maglione e un paio di stivali. E con questi indumenti ha dovuto trascorrere le ore che dovevano essere le più belle della sua vita. Oltre alla valigia, le hanno rubato il cuore...la biancheria della figlia, la camicina della fortuna, la prima tutina.

"Ho affrontato tutte le visite e il travaglio scalza e nuda a causa della vigliaccheria dell’essere umano. Spero vogliate darmi un piccolo spazio ma che per me sarebbe una grande vittoria, perché io e mia figlia vestiamo di dignità senza mai dimenticarlo. Quelle bestie, invece, possono soltanto indossare vergogna e squallore".

Il ladro ha rubato i vestiti di Ylenia, i vestiti acquistati per la piccola e due Mac che il papà utilizzava per lavoro. Il danno economico è superiore ai 6mila euro ma, molto più grave, è il danno psicologico. Se, nell'autore del gesto, rimane ancora un briciolo di cuore, è pregato di mettersi in contatto con la nostra redazione, almeno, per restituire gli indumenti della bambina. Sarà nostra premura restituirli alla proprietaria. 

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