Macellazione abusiva di agnelli: raffica di controlli e sanzioni in tutta la Campania
Controlli straordinari in allevamenti di ovini e caprini
I carabinieri forestali hanno svolto controlli straordinari in allevamenti di ovini e caprini in tutta la Campania. Sono state sanzionate una macelleria ai Colli aminei e una a Nola: su etichette e confezioni di carne di agnello riportavano informazioni scorrette.
In provincia di Caserta sono stati sottoposti a controllo 14 allevamenti e circa 6400 capi ovo-caprini, 1500 dei quali sotto i 6 mesi di età. in 4 allevamenti sono state riscontrate irregolarità nell’identificazione dei capi e sull’aggiornamento dei registri di stalla; un allevamento è stato trovato latte privo di tracciabilità. In provincia di Avellino sono stati denunciati per la macellazione clandestina di 5 agnelli il proprietario 59enne di un fondo di Fontanarosa, un 59enne di Pietradefusi e un 38enne di Bagnoli Irpino titolare di un allevamento di ovini: stavano macellando gli animali senza seguire le norme igieniche e senza aver prima proceduto al previsto stordimento delle bestiole. In una casetta di legno nei pressi del fondo i carabinieri hanno sequestrato 26 agnelli, presumibilmente prossimi alla macellazione, tenuti in assenza dei minimi requisiti igienico-sanitari. Sequestrati all’imprenditore anche i 250 agnelli che teneva nel suo allevamento su cui saranno eseguiti i prelievi ematici per attestarne le condizioni sanitarie e l’assenza di malattie infettive. Le stalle erano peraltro abusive dal punto di vista edilizio perché costruite in zona sottoposta a vicolo paesaggistico-ambientale in quanto nella “fascia di rispetto” del “torrente Fredane”.
Sigilli alla struttura e agli attrezzi (coltelli, acciarini, compressore, strumenti di pesatura e ganci); immediata la distruzione delle carni. Sempre nell’avellinese, in una macelleria di Mercogliano è stato scoperto che veniva commercializzata carne di agnello pubblicizzata come “allevata in italia”, ma proveniente da allevamenti spagnoli.