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Cronaca

Nuove verifiche al Mancini: la Provincia cerca una strada per il dissequestro

I tecnici della Provincia vogliono convincere la Procura a riaprire la scuola

Accertamenti tecnici per la messa in sicurezza della palestra del liceo scientifico “Mancini” che è ancora sottoposta a sequestro per la sua inagibilità. Questa è la decisione arrivata da Palazzo Caracciolo, sede della Provincia, che vuole “convincere” al più presto la Procura a dare il via libera per la riapertura del plesso scolastico. Sotto sequestro dal novembre 2017, per il liceo sono state necessarie due verifiche (durante la scorsa estate) di due tipologie di solai a rischio crollo, ma il controllo fondamentale sembra essere proprio quello sulla palestra che metterebbe a rischio la stabilità dell’intero edificio.

Le verifiche sono state eseguite, da parte dei tecnici della Provincia, nella mattinata di ieri. A dirigere le operazioni di verifica e la stesura del progetto di puntellamento della palestra è il prof. Bruno Calderoni della Federico II di Napoli, già consulente della Provincia nel corso del provvedimento giudiziario. Le verifiche, autorizzate dalla Procura, dovranno accertare se l’ammorsamento è reale: cioè se il grado di connessione delle due strutture è tale da poter considerare la palestra un corpo in parte estraneo e quindi isolarlo, consentendo la riapertura parziale della scuola.

L’esito diventerà oggetto del dibattito processuale, con i pm convinti che le tra le due strutture ci sia “ammorsamento” reale e non un semplice appoggio come sostengono i tecnici di Piazza Libertà. Tuttavia, per conoscere gli esiti dei controlli (soprattutto in merito alla copertura della palestra) c’è da attendere, anche perché bisogna valutare bene la possibilità di realizzare il puntellamento – ad inizio 2020 - che, ad ogni modo, permetterà il rientro a scuola dei circa 1200 studenti sparsi negli altri isituti.

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