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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Ecco quali sono i legami dei bar dello stadio con il Clan Partenio

Il 25 agosto 2022 il comune di Avellino e la Prefettura hanno revocato la Scia e chiuso i tre bar dello Stadio Partenio-Lombardi. Tutto è partito dalla richiesta di rinnovo in vista della nuova stagione calcistica

Il 25 agosto 2022 il comune di Avellino e la Prefettura hanno revocato la Scia e chiuso i tre bar dello Stadio Partenio-Lombardi. Tutto è partito dalla richiesta di rinnovo in vista della nuova stagione calcistica; a seguito dell’applicazione del d.P.R. n. 616 del 1977 che prevede che il comune informi il Prefetto dell’adozione del provvedimento del rilascio delle licenze. La risposta della Prefettura è stata immediata e, in virtù delle successive valutazioni, il comune di Avellino adottava il provvedimento. Si parla di "grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica". Le indagini delle forze dell'ordine riferiscono che i titolari sono ritenuti persone vicine agli affiliati del Nuovo Clan Partenio; l'identico provvedimento, con le stesse motivazioni, che portò alla chiusura del ristorante “It's Ok” e della pizzeria “Pomodoro”; così come il parcheggio dell’ex Ipercoop. La motivazione dell'ordinanza riferiscono che i titolari dei tre punti ristoro sono ritenute persone vicine alla famiglia di Livia e Modestino Forte, entrambi in carcere con l’accusa di associazione a delinquere.

Emersi i legami che hanno portato alla decisione di revocare la Scia 

Dalle informazioni acquisite dalla Guardia di Finanza emergono una serie di motivazioni che hanno portato alla revoca della SCIA per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande dell’impresa individuale di Antonella Altavilla. Dalla nota del Comando Provinciale Carabinieri, emergono diversi pregiudizi penali e di polizia a carico del marito della donna; tra cui furto aggravato, rapina, porto e detenzione illegali di armi ed esplosivo, spari in luogo pubblico, estorsione, violazione delle norme in materia di stupefacenti e furto. L'uomo risulta essere stato controllato con numerose persone gravate da pregiudizi penali. Anche il figlio della proprietaria dei bar delle tribune dello stadio risulta essere stato controllato insieme a persone con precedenti di polizia. 

Dagli accertamenti delle Forze dell'Ordine in ordine alle frequentazioni dei predetti, veniva delineato un chiaro contesto sociale e ambientale fortemente inquinato; uno scenario di allarme sociale e di pericolosità, ancor più aggravato dal rilascio di provvedimenti autorizzativi per un esercizio pubblico all'interno dello stadio Partenio e che ha indotto le istituzioni a intervenire con i poteri inibitori. Nello specifico, il marito veniva controllato nel 2010 in compagnia di un elemento criminale di spicco, la cui posizione è stata oggetto di accertamenti che hanno portato allo scioglimento per infiltrazione mafiosa anche del Consiglio comunale di Pratola Serra. Quest'ultimo, inoltre, ha un legame di parentela con la titolare di una ditta destinataria di una informazione interdittiva antimafia dalla Prefettura anche in ragione di cointeressenze con un altro soggetto destinatario di ordinanza di custodia cautelare relativa all'organizzazione camorristica "Nuovo Clan Partenio". Sempre il marito di Antonella Altavilla, inoltre, veniva controllato nel 2007 con Genovese Damiano, destinatario anch'egli dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto legato al "Nuovo clan Partenio".  A carico del marito di Antonella Altavilla, inoltre, risulta anche un controllo avvenuto nel 2019 con Forte Gerardo, socio di una Srl, che ha presentato la SCIA per la gestione di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande presso i due punti di ristoro collocati all'interno della Curva Sud dello stadio Partenio Lombardi, e per i quali la Prefettura ha richiesto e ottenuto analoga revoca di autorizzazione dal Comune di Avellino.

La nota della Prefettura indica che le attività mettono in pericolo la sicurezza pubblica

Per quanto riguarda il bar collocato in Curva Sud e di proprietà di Vittorio Forte; si fa riferimento a Forte Gerardo - fratello di Forte Vittorio, nonché figlio di Forte Antonio e nipote di Forte Livia e di Forte Modestino. Con riguardo a Forte Antonio, lo stesso, oltre ad annoverare deferimenti per corruzione, gioco d'azzardo, contrabbando, rissa, lesioni personali, ingiuria, minaccia, detenzione abusiva di armi, violenza o minaccia, risulta essere stato condannato per usura unitamente a un altro elemento apicale dell'associazione camorristica "Clan Genovese", già condannato all'ergastolo per concorso in omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Forte Livia è stata, invece, destinataria dell'ordinanza di custodia cautelare della Procura di Napoli per aver fatto parte dell'associazione criminale "Nuovo Clan Partenio" operante nel territorio di Avellino. La medesima ordinanza cautelare ha altresì riguardato il marito di Forte Livia e anche Forte Modestino, fratello di Forte Livia e zio di Vittorio e Gerardo, e mette in luce i rapporti e le compartecipazioni, tra gli altri, con Damiano Genovese.

Sul punto, la nota inviata dalla Prefettura al Comune di Avellino indica chiaramente gli elementi dai quali si desume che l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande pregiudica ed espone a pericolo la sicurezza pubblica, con le precisazioni dei pregiudizi penali, dei legami di parentela e dei controlli con persone gravate da vicende giudiziarie di grave rilevanza penale.

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