Caos impianti Laceno, la società Giannoni replica al sindaco
La querelle in corso
La società Giannoni per ristabilire la verità sul ricorso al Consiglio di Stato si esprime in merito alle ultime dichiarazioni del sindaco. "Il Sindaco di Bagnoli esprime la sua soddisfazione per l’esito del giudizio svoltosi dinanzi al Consiglio di Stato, non sottolineando peraltro che l’esito favorevole al Comune è dipeso da un fatto meramente processuale, ossia dalla mancata impugnazione tempestiva della nota sindacale 5 settembre 2000, che tuttavia è atto certamente illegittimo per incompetenza del Sindaco di allora, come la stessa sentenza pone in evidenza. La scadenza della concessione dipende, quindi, da un atto illegittimo: il comune non ne dovrebbe andar fiero.
L’ordine di sgombero, che il comune ha recentemente notificato alla Società Giannoni, ha propri ed autonomi profili di illegittimità: non tiene conto che alcuni dei beni ivi indicati sono di proprietà della Società, e non basta certo un atto di sgombero per farli acquisire al comune. In via più generale, va sottolineato che la scadenza della concessione non comporta automaticamente la restituzione dei beni, dato che sussistono clausole giuridiche di segno contrario.
L’azione intrapresa dal comune, in definitiva, si risolve in una inutile prova di forza che ha solo effetti negativi, non solo per la Società Giannoni, ma soprattutto per l’economia comunale".