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Sabato, 30 Settembre 2023
Cronaca

I sindacati lanciano l’SOS: “Occorre inviare reparti speciali al carcere di Avellino”

Doppia conferenza stampa dei sindacati della Polizia penitenziaria sulla situazione di emergenza nel carcere di Avellino

Avellino - Oggi si è svolta una doppia conferenza stampa dei sindacati della Polizia penitenziaria per affrontare la grave situazione di emergenza nel carcere di Avellino. Durante l'incontro dinanzi il Carcere di Bellizzi, i segretari di Sinappe, Uilpa, Uspp, Cgil Fp, Cnpp e Cisl Fp hanno sollevato diverse criticità e denunciato una gestione inadeguata dell'istituto penitenziario, mettendo in discussione la direzione della Casa circondariale.

Domenico De Benedictis, Segretario Nazionale UILPA Polizia Penitenziaria, ha espresso gravi preoccupazioni riguardo alla situazione attuale dell'istituto penitenziario durante una manifestazione svoltasi questa mattina. Ha sottolineato tre macroscopiche criticità che richiedono urgenti interventi: "Stamattina, durante la manifestazione, abbiamo denunciato per l'ennesima volta un istituto alla deriva e possiamo riassumere il tutto in 3 gravi criticità. In primo luogo, affrontiamo una carenza di personale estremamente grave. Anche il poco personale disponibile è composto principalmente da individui anziani, il che rende ancor più difficile garantire i loro diritti soggettivi. Ci troviamo di fronte a continue aggressioni nei confronti del personale, e questa mancanza di sicurezza influisce negativamente sul trattamento dei detenuti, andando contro il nostro mandato istituzionale", ha dichiarato De Benedictis.

Chiesto l'invio del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.)

"In secondo luogo, denunciamo l'assenza di una linea di comando stabile, sia in termini di Direttore che di Comandante. Attualmente, abbiamo dirigenti temporanei assegnati, il che mette in evidenza la mancanza di una progettualità a lungo termine. È fondamentale avere una leadership stabile che possa pianificare e attuare soluzioni a lungo raggio", ha aggiunto De Benedictis.

"Ovviamente, è già molto complicato parlare di promesse, ma ci aspettiamo azioni concrete. Chiediamo almeno l'invio del Gruppo Operativo Mobile (G.O.M.) per ripristinare una minima legalità ordinaria. Successivamente, potremo affrontare gradualmente altre questioni", ha concluso De Benedictis.

Uno dei principali punti sollevati dai sindacati riguarda le continue aggressioni subite dal personale in servizio da parte dei detenuti. Per garantire la sicurezza dell'istituto, i sindacati hanno chiesto l'incremento dell'organico e l'invio ad Avellino di una quota dei reparti speciali del Gruppo operativo mobile (GOM). Inoltre, è stata sottolineata l'urgente necessità di porre fine alla pratica della "custodia aperta", la quale, a causa della carenza di personale di sorveglianza, crea quotidianamente problemi di gestione.

La conferenza stampa, che si è tenuta presso il Circolo della Stampa di Avellino, ha rappresentato un'occasione per i sindacati della Polizia penitenziaria di mettere in luce le criticità presenti nel carcere e di richiamare l'attenzione sulle misure necessarie per risolvere la situazione di emergenza.

L'Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) ha espresso serie preoccupazioni riguardo alla sicurezza all'interno del sistema penitenziario italiano. Maurizio De Fazio, consigliere nazionale dell'Uspp, ha dichiarato che la sicurezza svolge un ruolo fondamentale in questo contesto, ma attualmente molteplici fattori compromettono la sua importanza: "Per quanto riguarda la sicurezza, abbiamo già presentato varie denunce in merito. La sicurezza svolge un ruolo fondamentale all'interno del sistema penitenziario, ma attualmente questa importanza viene compromessa da troppi fattori", ha affermato De Fazio.

Tra i principali fattori che minano la sicurezza, De Fazio ha evidenziato la modalità di "custodia aperta" adottata attualmente. Secondo lui, questa modalità non solo genera insicurezza per tutto il personale di polizia penitenziaria, ma offre anche maggiori opportunità di organizzazione per commettere reati, come il traffico di sostanze stupefacenti e l'utilizzo di telefoni cellulari all'interno delle strutture carcerarie.

Sottolineato, inoltre, anche il problema della carenza idrica 

"L'amministrazione sta sicuramente facendo del suo meglio per affrontare il problema della carenza idrica, ma è chiaro che ciò non sia sufficiente. Ovviamente, quest'ulteriore criticità va affrontata anche con Alto Calore. Tuttavia, è preoccupante che la situazione persista e quindi chiedo all'amministrazione di farsi carico del problema sollevato e di agire per risolvere le criticità", ha dichiarato De Fazio.

L'evento ha rappresentato un momento significativo nella protesta dei sindacati della Polizia penitenziaria, che, attraverso l'esposizione pubblica delle criticità, mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica e ad ottenere un intervento immediato per risolvere la situazione nel carcere di Avellino.

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