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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Interrogatorio del capo dell’Ispettorato del Lavoro: "Fu tutto regolare"

"Le aziende furono pure sanzionate"

Nella giornata di oggi si è svolto l'interrogatorio di garanzia di Renato Pingue, il 62enne dirigente beneventano che, stando a quanto affermano gli investigatori, avrebbe favorito alcune aziende, sottoposte ai controlli dell’Ispettorato al fine di ottenere l’assunzione del figlio, presso una di queste.

Il colloquio coi magistrati s’è protratto per oltre tre ore, presso il Palazzo di Giustizia di Avellino e, Pingue, ha respinto con forza tutte le accuse, anzi, il dirigente avrebbe affermato che tutte le procedure furono effettuate seguendo scrupolosamente le normative.

Lo stesso Pingue avrebbe pure ricordato ancge che le aziende furono sanzionate, sottolineando, pertanto, la totale assenza di qualsivoglia agevolazione. 

Adesso, in merito alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del Pingue e del congelamento dei conti per le aziende coinvolte, dovrà pronunciarsi il Tribunale del Riesame.

Successivamente, infine, ci sarà la decisione in merito alla richiesta di revoca dell’arresto e sblocco dei conti congelati.

Le conciliazioni firmate dai lavoratori 

I sostituti procuratori e il capo della Procura di Avellino, Rosario Cantelmo, ancora, hanno concentrato parte dell'interrogatorio su alcune comunicazioni fatte agli operatori.

Stando a quanto afferma l’accusa, i lavoratori avrebbero firmato delle conciliazioni senza essere stati messi al corrente di moltissime informazioni chiave. Gli stessi, inoltre, avrebbero subito minacce e pressioni di varia natura. Un fronte di indagine, quest’ultimo, che potrebbe coinvolgere anche altri imprenditori.

Anche in questo caso il dirigente ha respinto le accuse.

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