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Cronaca

Cresce l'ostilità tra Industria Italiana Autobus e il ministro Di Maio

Il Consiglio d'amministrazione ha dato mandato ai propri legali per valutare le ricadute

Ancora incerto il futuro dell'ex Irisbus. Dopo le bordate ai vertici da parte del Ministro Luigi Di Maio, ancora nessuna soluzione all'orizzonte per un piano di rilancio serio e definitivo. Piuttosto le dichiarazioni rese dal vice premier e dal deputato pentastellato Maraia aumentano le tensioni a discapito delle maestranze. Sono 450 i dipendenti dei siti di Bologna e di Flumeri che rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Il loro destino è appeso ad un filo.

Intanto il Consiglio di amministrazione della società, proprio in attesa dell'assunzione di definitive determinazioni da parte del Ministero dello sviluppo economico, ha deliberato di conferire mandato ai propri legali per valutare le complessive ricadute delle dichiarazioni rese dal parlamentare Generoso Maraia e dal Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi di Maio, anche in merito all'utilizzo del finanziamento concesso da Invitalia con la sottoscrizione del contratto di sviluppo.

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