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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta "Premio Pratola Serra nel Mondo", rinvio a giudizio per sei ex amministratori comunali

Tra essi anche l'ex sindaco Emanuele Aufiero. SiAmo Pratola Serra: "Più il tempo passa, tanto più la verità che emerge non va a favore della precedente amministrazione"

Inchiesta "Premio Pratola Serra nel Mondo". La Procura della Repubblica di Avellino ha chiesto il processo nei confronti di sei ex amministratori comunali, tra i quali figura anche l'ex sindaco Emanuele Aufiero: turbativa d'asta e falso per gara i reati contestati agli imputati, in merito alla procedura relativa alla gestione e organizzazione della manifestazione "Pratola Serra nel Mondo" risalente al 2018.

Consiglio Comunale sciolto nell'ottobre 2020 per "ingerenza da parte della criminalità organizzata"

L'ìnchiesta va a innestarsi in una situazione politica alquanto particolare per il comune irpino che, nell'ottobre del 2020, venne sciolto dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, per "ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell'azione amministrativa", affidandone la gestione a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

Qualche giorno prima, gli uomini dell'Arma dei Carabinieri eseguirono, su disposizione della Procura, diverse perquisizioni presso il municipio e le abitazioni del sindaco Emanuele Aufiero e alcuni componenti della sua giunta.  

SiAmo Pratola Serra: "Spieghino in che modo hanno gestito i fondi regionali per l'evento"

Nella nota che ivi riportiamo, l'ex gruppo consiliare SiAmo Pratola Serra" ha commentato la notizia del rinvio a giudizio dei sei ex amministratori comunali.

Stamane abbiamo appreso dalla stampa della richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati dell’inchiesta “Premio Pratola Serra nel Mondo”. Il 29 Marzo il Giudice per le Indagini Preliminari Dott. Cassano deciderà sul processo per l’ex sindaco sciolto Emanuele Aufiero, l’allora assessore responsabile di Settore, la commissione di gara e la ditta che si aggiudicò l’appalto. Solo lo scorso Ottobre, i Magistrati della Procura della Repubblica di Avellino, guidata dal Dott. Domenico Airoma, avevano concluso gli accertamenti e notificato gli avvisi di garanzia ai sei indagati. Gli ex amministratori coinvolti inneggeranno nuovamente alla “vera verità” che il tempo porterà a galla, ma, a quanto pare, più il tempo passa tanto più la verità che emerge non va a loro favore…stanno sprofondano sempre di più nell’arroganza che li ha sempre contraddistinti. Solo qualche giorno fa, gli sciolti, dai loro profili Facebook, in maniera pretestuosa, chiedevano che pubblicassimo le denunce che erano state causa di scioglimento del consiglio comunale, e sono stati subito accontentati: a farlo è stata la Procura della Repubblica di Avellino che con l’ennesimo provvedimento ha certificato la bontà del nostro operato. La gestione degli appalti è stato un punto centrale della nostra azione amministrativa e vi è da aggiungere che prima di rivolgerci agli Organi Competenti, abbiamo sempre concesso l’ultima parola ad un consiglio comunale che, con sorrisi e abbracci, di fatto ci sfidava. Basta visionare il teatrino inscenato ad ogni seduta di consiglio comunale o leggerne i verbali allegati alle deliberazioni. Oggi non dicano di non sapere, spieghino piuttosto in che modo hanno gestito i fondi regionali (70.000 Euro) destinati all’evento “Premio Pratola Serra nel Mondo”! Alle nostre richieste di accesso agli atti ci presentarono un Verbale di gara, a nostro avviso scandaloso, riportando stampe del Mepa (Mercato Elettronico Pubblica Amministrazione) pressoché illeggibili, senza data e con orari di apertura delle offerte contrastanti. Un falso da quanto attestano le indagini. Per non parlare degli ingaggi affidati degli artisti prima ancora dell’indizione della gara. Fu l’ex sindaco Emanuele Aufiero a contattare cantanti per il 13 dicembre 2018, per il cui rimborso spese rinviava, verosimilmente, alla ditta che poi si aggiudicava l’appalto. Ma è bene che i cittadini sappiano che alla stessa gara partecipava una seconda Ditta che presentava un’offerta con un ribasso di circa 16 mila euro, non tenuto in considerazione, tant’è che ad aggiudicarsi l’appalto era la ditta concorrente, pur in assenza di un esiguo ribasso (pressoché inesistente) dalla base di gara e senza che la procedura si concretizzasse sul Mepa, come invece previsto per legge. Questo il motivo per il quale ci SiAmo rivolti alla Procura della Repubblica assumendocene le responsabilità! Il ricordo va a una citazione fatta in consiglio comunale, con la quale, quasi fosse un anatema, ci dicevano che ci saremmo incontrati a Piazza D’Armi, ebbene visto che sono ormai di casa, sceglieremo noi il giorno.

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