Impiegata Poste ai domiciliari: "Mi avvalgo della facoltà di non rispondere"
La somma mancante è di circa 700 euro
La dipendente dell’ufficio postale di Grottaminarda, finita ai domiciliari con l’accusa di aver sottratto denaro dai libretti di anziani clienti, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La donna, ad ogni modo, ha voluto rilasciare una dichiarazione spontanea sostenendo di aver sempre operato con la massima correttezza e di essere pronta a risarcire se errore c’è stato.
La somma mancante è di circa 700 euro. Il gip, intanto, ha convalidato la misura cautelare. L’avvocato della donna, Giuseppe Romano, ha annunciato ricorso al tribunale del riesame.