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Cronaca

Iannuzzi: “Il lavoro della Mobile contro la camorra è encomiabile”

Il vicequestore parla ai nostri microfoni del fenomeno della criminalità organizzata ad Avellino

La camorra e Avellino, un legame, senza ombra di dubbio, molto diverso a quello che può esserci negli altri capoluoghi campani. Ma un problema che, con certezza, non è assente. Il vice questore Iannuzzi ha affrontato il tema della criminalità organizzata ad Avellino dal punto di vista strettamente sociologico. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Avellino Today:

“Avellino è una città molto piccola e, sicuramente, la presenza di un’organizzazione criminale, salta immediatamente all’occhio. Sicuramente il lavoro della Mobile e del Commissariato P.S. di Lauro, così come l’Arma dei carabinieri, è straordinario. Nonostante questo, posso affermare che l’avellinese si approccia al fenomeno della camorra quasi con indifferenza. Le persone sono molto più toccate da un semplice ladro che ti entra in casa piuttosto che dal fenomeno della criminalità organizzata. Così come, senza ombra di dubbio, riscontriamo una maggiore partecipazione positiva da parte dei cittadini negli arresti dei topi d’appartamento piuttosto che, magari, in quello di qualche camorrista latitante. All’irpino medio interessa relativamente. Sicuramente, invece, è un argomento che coinvolge direttamente gli imprenditori che vengono vessati della camorra. Anche in questo caso, però, non mi risulta che ci sia la fila davanti la caserma della squadra Mobile”.

E questo a cosa è dovuto?

“La camorra ad Avellino, sicuramente, è un fenomeno che c’è, esiste. Quindi, o viene accettata tacitamente, quasi come fosse un male necessario, oppure il fenomeno è molto ridotto. Il Questore, in diverse occasioni, anche pubblicamente, ha invogliato imprenditori e commercianti a denunciare ogni attività delittuosa. Le denunce, però, sono molto rare. Infine, ovviamente, c’è l’ipotesi peggiore: quando l’imprenditore non è vessato dalla camorra ma ne è parte attiva. Anche se questa ipotesi, essendoci ad Avellino poche attività di rilievo internazionale, è anche la più remota”.

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