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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nusco

L'ultimo saluto di Nusco a Ciriaco De Mita: "Momento di grande fragilità"

L'Irpinia rivolge il suo tributo a uno dei protagonisti di spicco della vita politica nazionale del secondo dopoguerra

La comunità di Nusco rivolge il suo ultimo saluto a Ciriaco De Mita: l'ex primo ministro e sindaco del comune altoirpino si è spento nella giornata di ieri, all'età di 94 anni. Grandissima partecipazione alle esequie celebrate dall'Arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, mons. Paquale Cascio, e dal Parroco di Nusco, Don Tino Tisato. L'Irpinia, e non solo, abbraccia uno dei personaggi di spicco della vita politica nazionale del secondo dopoguerra. Presente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questo giorno di profonda tristezza.

Funerali De Mita: tantissimi gli esponenti politici presenti alla cerimonia

Tra i primi a giungere ai funerali dell'ex premier, Vincenzo Sirignano, in passato sindaco di Mirabella Eclano e presidente Así: "Avevo con lui un rapporto leale, era sempre appassionato alle politiche del territorio. È un momento di grande fragilità".

Queste le parole dell'onorevole Michele Gubitosa, deputato del Movimento 5 Stelle: "È stato protagonista della politica irpina e dell'Italia intera. Politicamente, sono cresciute tante generazioni con De Mita. Abbiamo avuto modo di confrontarci, la pensavamo diversamente su tante cose, ma il rispetto della persona non è mai mancato e il fatto che fosse sindaco del suo paese può esserci da insegnamento".

Da De Luca a Mattarella: il mondo della politica abbraccia Ciriaco De Mita

Due cose mi sono rimaste impresse: l'attaccamento al territorio e l'idea sul futuro. Non gli piaceva parlare del passato. È stato un amico delle imprese, aveva capito che per portare sviluppo nel territorio era necessario puntare sull'imprenditoria". Così, l'imprenditore Emilio De Vizia

Il messaggio dell'onorevole Giuseppe Gargani: "Ha dato onore e prestigio alla Democrazia Cristiana ed è stato sempre impegnato verso le tematiche del Mezzogiorno. È morto con il grande cruccio che la politica di una volta non c'è più. Spero che venga riconosciuta la sua figura di prestigio".

"È stato un grande protagonista della nostra politica, ricordo la sua passione per la cultura. De Mita faceva regia, scopriva talenti, promuoveva un Mezzogiorno protagonista" afferma il sindaco di Benevento Clemente Mastella. "Tutta la gente presente qua è la dimostrazione di quello che è stata la Democrazia Cristiana" sentenzia Pier Ferdinando Casini. L'on. Gianfranco Rotondi ricorda: "De Mita amava dire che il politico non passa con la vita. Avrà ancora tanto da insegnarci". "È un momento di grande tristezza, si affollano i ricordi". Queste le parole dell'ex deputato Gerardo Bianco.

Il presidente Mattarella: "De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica"

"La notizia della scomparsa di Ciriaco De Mita è motivo di grande tristezza", dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giunto a Nusco per dare l'estremo saluto all'amico scomparso. "De Mita ha vissuto da protagonista una lunga stagione politica. Lo ha fatto con coerenza, passione e intelligenza, camminando nel solco di quel cattolicesimo politico che trovava nel popolarismo sturziano le sue matrici più originali e che vedeva riproposto nel pensiero di Aldo Moro". 

"Il suo impegno politico ha sempre avuto al centro l’idea della democrazia possibile. Quella da costruire e vivere nel progressivo farsi della storia delle nostre comunità, della vita concreta delle persone, delle loro speranze e dei loro interessi. Nasceva da questa visione della democrazia come processo inesauribile l’attenzione per il rinnovamento e l’adeguamento delle nostre istituzioni, che non a caso fu bersaglio della strategia brigatista che, uccidendo Roberto Ruffilli, suo stretto consigliere, alla vigilia dell’insediamento del suo governo, intese colpire proprio il disegno riformatore di De Mita.

"Dobbiamo ricordarne l’impegno incessante per un meridionalismo intelligente e modernizzatore. Così come la vivacità intellettuale, la curiosità per le cose nuove, la capacità di dialogare con tutti, forte di una ispirazione cristiana autenticamente laica. L’attenzione alle nuove generazioni per un rinnovamento della politica fatto di scelte coraggiose e concrete, anche favorendo, da segretario del suo partito, un profondo ricambio di classe dirigente. Non meno importante fu, soprattutto nella sua azione di governo, la sua visione internazionale e, in modo particolare, l’attenzione che ebbe per ciò che la leadership di Gorbaciov stava producendo in Unione sovietica alla fine degli anni Ottanta. Ai suoi familiari rivolgo, con intensità, il sentimento di cordoglio mio personale e della Repubblica", conclude il presidente della Repubblica. 

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