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Cronaca

"Un devastante contagio in diretta", l'Oms lancia l'allarme dopo i festeggiamenti per gli europei

L'organizzazione mondiale della sanità guarda con preoccupazione agli assembramenti in Inghilterra e in Italia: "La pandemia non si prende una pausa stasera". Per il sottosegretario Sileri i contagi quadruplicheranno entro fine mese. Ma niente zone gialle (per ora)

Dall'inizio del campionato europeo di calcio all'8 luglio scorso ci sono stati 2.535 casi di Covid direttamente riconducibili alla partecipazione alle partite. Sono i dati provvisori del monitoraggio su Euro2020 del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ma è ancora presto per fare una valutazione definitiva per via dei tempi, cioè delle due settimane che possono intercorrere tra l'esposizione al virus e l'insorgenza dei sintomi. Tuttavia dopo le immagini arrivate da Londra ma anche dall'Italia cresce la proccupazioni per il contagio dalla variante delta del Coronavirus. "Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia non si prende una pausa stasera… la variante delta del SarsCov2 approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante" ha twittato Maria van Kerkhove, responsabile tecnico dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la crisi Covid-19, guardando in diretta tv le immagini dei tifosi italiani e inglesi in occasione della finale degli Europei.

Dei rischi sanitari connessi agli assembramenti durante gli Europei parla anche Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma: "Un evento che è l'apoteosi della trasmissione del virus. La cosa migliore per aumentare la sua trasmissibilità".

"C'è' una realtà epidemiologica con cui dobbiamo fare i conti - ricorda Andreoni - L'aumento dei contagi e i rischi della variante Delta sono sotto gli occhi di tutto. Ci sono focolai anche in Italia e tutto lascia intendere che questa variante stia diventando dominate con grande velocità".

"Gli oltre 2 milioni di over 60 che ancora non sono vaccinati sono un macigno enorme che complica l'andamento della campagna vaccinale" sottoliena Andreoni. "Non voglio passare per il rigorista - precisa - ma ho visto morire nel mio ospedale in un anno e mezzo 1.000 persone, in maniera anche molto brutta per soffocamento. A chi non vuole vaccinarsi voglio ricordare questo: di Covid si può morire. Vaccinatevi il prima possibile".

Ma cosa succederà ora? Difficile saperlo. Già in precedenza dopo la partita di martedì con la Spagna l'infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli aveva spiegato come la possibilità di tornare a riempire le rianimazioni e i cimiteri era - grazie ai vaccini tra le persone più anziane e fragili - più remota, "ma la quota ricoveri-morti non sarà zero".

"La variante delta sarà dominante in Italia entro 10 giorni" 

Si tornerà quindi a nuove restrizioni? Se il sistema delle zone a colori gialle-arancioni-rosse non è cambiato, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a"24 Mattino" su Radio24 ha escluso almeno per ora il ritorno alle zone gialle: " Credo che la variante Delta diventerà prevalente e accadrà, purtroppo, molto molto prima di quanto previsto. Temo per fine mese 3-4 volte i contagi che si sono oggi".

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