False vaccinazioni Covid per il Green Pass, chiuse le indagini per medici e infermieri
Concluse le indagini su medici ed infermieri in servizio presso l'ASL di Montesarchio, accusati di vari reati tra cui falso, falso ideologico in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato
Concluse le indagini su medici ed infermieri in servizio presso l'ASL di Montesarchio, accusati di vari reati tra cui falso, falso ideologico in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato. Sette persone della provincia di Avellino, difese dagli avvocati Salvatore Rosania, Valeria Verrusio, Michele Florimo, Enza Paola Catalano, Marianna Febbraio, Giovanni Adamo e Gennaro Razzino, hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura di Benevento. Gli altri indagati provengono da diverse località, tra cui Benevento, Montesarchio, Sant'Agata dei Goti, Pannarano, Napoli, Castellammare di Stabia e Taranto.
L'inchiesta è stata avviata dalla Procura di Avellino dopo che i carabinieri di Solofra hanno effettuato alcuni accertamenti riguardanti presunte false certificazioni di vaccinazioni contro il Covid rilasciate a Montesarchio. Le circostanze emerse dalle intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato l'inchiesta a essere trasmessa alla Procura di Benevento e affidata al sostituto procuratore Maria Colucci. Le indagini hanno rivelato due distinti filoni: l'assenteismo e le false certificazioni.
Le accuse sono gravissime
In particolare, i inquirenti contestano a Vincenzo Esposito, originario di Castellammare di Stabia, di essersi messo in contatto con l'infermiere Giuseppe Meoli di Benevento per ottenere falsi attestati riguardanti i vaccini anticovid per i suoi cugini, Salvatore De Nardo e Caterina De Nardo, residenti a Montoro. L'infermiere, in servizio presso l'ASL di Bn 1 nel distretto sanitario di Montesarchio, ha attestato falsamente di aver somministrato la prima e la seconda dose di vaccino Moderna a Salvatore e Caterina, inserendo queste informazioni nei certificati vaccinali e nei dossier vaccinali presenti nella Banca dati di Sinfonia della Regione Campania. In realtà, i due fratelli non si sono mai sottoposti a nessuna vaccinazione contro il Covid. Questi episodi si sono verificati tra gennaio e febbraio del 2022.
Nel frattempo, Carla Landi e Giuseppe Valente di Cervinara, rispettivamente collaboratore coordinatore dell'ASL di Bn 1 nel distretto sanitario di Montesarchio e coadiutore amministrativo in servizio presso l'ASL di Benevento nel distretto sanitario di Montesarchio, sono accusati di truffa. Le loro azioni consistevano nell'apporre il timbro di ingresso regolarmente sul badge, attestando la loro presenza in servizio, ma poi si allontanavano poco dopo con la propria autovettura senza timbrare l'uscita. Inoltre, non avevano alcuna autorizzazione o permesso per tali comportamenti. Questa accusa è stata mossa nei confronti di entrambi per ben 9 volte. Gli inquirenti sostengono che abbiano ingannato la pubblica amministrazione riguardo alla loro effettiva e continuativa presenza in servizio, ottenendo indebitamente retribuzioni per un totale di 301,39 euro e 351 euro.